Grosso guaio alla Regione Lazio: indagato l’uomo di Zingaretti

d'amato scuola

I guai giudiziari per la giunta Zingaretti sono come gli esami di Eduardo De Filippo. Non finiscono mai. Prima la brutta storia delle mascherine pagate e mai ricevute. Poi, il pasticciaccio delle tute Covid comprate (e mai arrivate) da una piccola azienda pugliese. Ora arriva l’ennesima tegola per il governatore nonché segretario Pd.

La Corte dei Conti sta infatti indagando su 275mila euro che Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della giunta Zingaretti. Uomo di punta, mediaticamente l’assessore più esposto degli uomini di Zingaretti. La notizia che non ci voleva per Zingaretti è raggelante. D’Amato avrebbe prelevato dai fondi di una Onlus per sostenere la propria campagna elettorale.

Lo scoop del Tempo sui 275mila euro

Come scrive Il Tempo, “l’Associazione Rosso-Verde era la reale beneficiaria dei finanziamenti pubblici erogati a favore della Fondazione Italia-Amazzonia onlus”. In sostanza, i finanziamenti pubblici (ovvero regionali) che sarebbero dovuti andare a sostenere i progetti umanitari in aiuto dell’Amazzonia e delle sue genti, sarebbero state invece dirottate per promuovere le attività politiche dell’Associazione Rosso-Verde.

Coi soldi della Onlus spese ingiustificate?

In passato, scrive ancora Il Tempo, indagò anche la Procura di Roma aprendo un fascicolo per truffa, ma il processo iniziato nel 2011 finì in prescrizione nel 2016. Un processo che oltre a D’Amato vide imputati suoi tre collaboratori: Barbara Concutelli, Egidio Schiavetti, e Simona Sinibaldi. Peraltro, in quello stesso processo la regione Lazio si costituì parte civile, ma al termine del processo – finito appunto con la prescrizione – la regione non prese alcun provvedimento per recuperare la somma andata perduta, anzi. E in questi ultimi anni, da parte del governatore Zingaretti, D’Amato ha ricevuto la promozione ad assessore alla Sanità regionale.

La Corte dei Conti indaga sull’uomo di Zingaretti

In tutti questi anni, però, la Corte dei conti della Regione Lazio è andata avanti nelle indagin. La meritoria intenzione è quella di far rientrare quei soldi nel bilancio regionale, ha continuato a sostenere il reato di danno erariale, per una cifra di 275mila euro. Di sicuro, D’Amato e Zingaretti non possono dormire sonni tranquilli.