Gualtieri spendaccione. Quei 300 mila euro per lo staff di Palazzo Valentini non vanno giù al centrodestra

Il nuovo sindaco di Roma Roberto Gualtieri è anche per legge e statuto il Presidente della Città metropolitana. Che poi sarebbe la vecchia Provincia. Con la differenza che prima la classe politica veniva eletta dai cittadini. Mentre dopo la riforma, sono i sondaci dei comuni dell’hinterland a farne parte. Dopo una elezione tra amministratori, della quale la gente sa poco o nulla. Adesso però ci sono i 50 milioni dei fondi del PNRR da amministrare, e il vecchio ente ‘inutile’ torna a fare gola. Così lo stesso Gualtieri ha deciso di dotarsi di uno staff all’altezza. Anche a Palazzo Valentini. Fin qui nulla di male. Ma a differenza di chi lo aveva preceduto (leggi Raggi ndr), non ha voluto far ricorso a funzionari interni all’amministrazione. Portando quattro figure da fuori. Per un totale di 300 mila euro di stipendi complessivi. In tempi di magra, non poca roba. Così le opposizioni di centrodestra sono saltate sulla sedia. Chiedendo il motivo di questa scelta. E la risposta del primo cittadino non si è fatta attendere. “Il sindaco ritiene centrale l’azione della Città metropolitana, come già detto in campagna elettorale – fanno sapere dal Campidoglio -. Gualtieri va una volta a settimana a palazzo Valentini, ha partecipato alla prima seduta e ci sarà a tutte le sedute. Perché è vero che ci sono i Comuni, ma sono le Città metropolitane che amministreranno 50 milioni di fondi Pnrr come soggetti attuatori”. Da qui la particolare attenzione, spiegano, anche allo staff del sindaco. Sarà. Ma quei 300 mila euro, magari messi sulle scuole o sulla manutenzione stradale, avrebbero fatto certamente molto comodo.

Le scelte di Gualtieri per il suo staff della Città metropolitana. Saranno tutti esterni all’amministrazione

Quattro nomine, ex articolo 90. Per comporre il suo staff alla Città metropolitana. Il sindaco Gualtieri, primo inquilino del Campidoglio ma anche di palazzo Valentini, ha scelto i professionisti esterni che lo affiancheranno negli uffici dell’ex provincia. Una nuova squadra di collaboratori composta da un capo di gabinetto, Bruno Manzi, con stipendio annuo lordo di 121mila euro. Per Dario Borlandelli, portavoce, invece saranno 93.577 gli euro lordi annui. Chiara Giansiracusa, responsabile dell’ufficio di supporto del sindaco ne percepirà 62mila, mentre  Irina Oliva, collaboratrice dello stesso ufficio, 26mila. Conti fatti, 300 mila euro tondi tondi. E pantalone paga.