Crosetto si laurea in storia e paragona la mafia ai saluti romani

Corsetto saluti

Guido Crosetto si è finalmente laureato, in storia, e quindi fa lezioni di parallelismo tra mafia e saluti romani. Non siamo impazziti noi, ma probabilmente lui: “Sugli esponenti di FdI che ancora salutano romanamente, il giudizio di Crosetto è molto duro:  Chi si alza con il braccio teso è come il mafioso che ti trovi nelle liste. Magari hai fatto di tutto, ma te lo ritrovi”. Lo leggiamo sul Secolo d’Italia, che davvero non può essere tacciato di deformare il pensiero di uno storico come lui.

Che Giorgia Meloni sia brava, non lo discute più nessuno. Ha saputo guidare un’impresa che pareva impossibile, arrivando a livelli di consenso inimmaginabili. La leader di Fdi ha iniziato anche un percorso di uscita dagli schemi del passato, definendo “anacronistici” i saluti romani, ma non era arrivata mai a definirli come Crosetto qualcosa di simile a Cosa Nostra.

Mafia e saluti romani stessa cosa per Crosetto

Crosetto ha sbagliato gravemente, perché insulti del genere sono davvero pessimi. Ingiusti. Ignoranti. Solo da brutte persone ci potremmo aspettare cose del genere. Chissà se nei suoi testi di storia, si è mai imbattuto nel prefetto Mori, quello a cui si associa il territorio di Gangi. Era infestato dai mafiosi, se li fece consegnare dalla popolazione chiudendo i rubinetti dell’acqua. Vero? Falso? Ci si sono cimentati in molti nel racconto, ma era lotta alla mafia.

Chissà che ne pensa Ignazio La Russa

Quel che dispiace di più è che in Fdi – il partito da cui ogni giorno ci fa sapere di essere indipendente – nessuno senta il dovere di dirgli che ormai i saluti romani si fanno solo a qualche funerale. E che se voleva cercare qualche richiamo al fascismo bastava ascoltare Vittorio Feltri alla recente assemblea di Fdi a Milano quando quel giornalista straordinario ha rivendicato le radici meneghine del regime. Tra gli applausi, mica tra i fischi. Ignazio La Russa dove sei, viene da chiedersi.

E In Piemonte è stato recentemente condannato a cinque anni di carcere Roberto Rosso, che proprio Fdi aveva voluto come proprio assessore in regione. Per mafia, non per saluti romani. “Te lo ritrovi”. Per Crosetto sono la stessa cosa, come quel poveretto che andava a mendicare venti voti ad un boss palermitano. Non per tutti, credo e spero.

Per me no e lo dico. E magari la prossima volta Crosetto evita di dire fesserie.