Haaland a spasso per Roma con l’assessore “Cicerone”, ma i romani attaccano Onorato: “Lo paghiamo per fare da guida turistica?”

Alessandro Onorato

Il ritorno del centravanti del Manchester City Erling Haaland a Roma – tra selfie nei luoghi simbolo e pranzo da “turista” con annessa guida ufficiale – sta scatenando più di una risata (e qualche occhio storto) tra i romani. Sotto i riflettori, infatti, non c’è solo il bomber, ma anche Alessandro Onorato, assessore al Turismo e Sport. E mentre Onorato scatta selfie davanti alla Fontana di Trevi e brinda al “Dal Bolognese”, i romani si domandano se i soldi delle tasse – che vanno anche a pagare gli stipendi – non siano più utili piuttosto a tappare buche, ripulire le caditoie e rimettere in moto autobus e metro.

Onorato guida turistica, ma i cittadini mugugnano

Erling Haaland non è nuovo a vacanze romane: di ritorno a luglio 2025, ha voluto rivivere la magia di Piazza di Spagna, Piazza Navona e via del Babuino, concluse con un pranzo d’eccezione al celebre “Dal Bolognese”. Ad accompagnarlo appunto, in un’elegante camicia bianca, c’era Alessandro Onorato, smartphone alla mano, pronto a fare da “cicerone ufficiale”. Una cornice impeccabile, con tanto di maglia autografata in omaggio.

Ma se Onorato ha apprezzato, non si può dire lo stesso di molti romani, almeno da quello che si legge dai commenti pubblicati a raffica da ieri sui social. Soprattutto su Instagram, infatti, sono tantissimi i cittadini che si lamentano proprio per il fatto che Alessandro Onorato, invece di dedicarsi al “duro lavoro” che porti risultati effettivi per i residenti, ancora una volta sia andato “a braccetto” con i vip. Ed ecco cosa hanno commentato. Da “Paghiamo Onorato per fare da guida turistica o per fare l’assessore?”, a “E sempre in mezzo sta?.

C’è chi sottolinea: “Almeno fosse venuto un capo di stato l’avrei potuto capire, ma per un calciatore…mah”. E chi semplifica, ridendo: “A lui je piace!”. Dai cittadini viene contestato anche il ristorante scelto. “A pranzo “Al Bolognese” per gustare i piatti tipici. Fa già ridere così!”. E, in effetti, senza voler assolutamente contestare la qualità, lì si mangia prevalentemente emiliano, non romano…

Chi è davvero Onorato e perché questa “strategia Instagram”?

Ma chi è davvero Alessandro Onorato? Imprenditore di Ostia nel settore food, nel 2006 entra in politica sotto l’ala di Walter Veltroni, ottenendo 3.309 preferenze. Scelte politiche oscillanti dal Pd all’Udc, poi con Alfio Marchini e infine a fianco di Carlo Calenda e Roberto Gualtieri. Oggi guida il turismo della Capitale e “coltiva” una rete civica che mira al Parlamento. Il mese scorso, infatti, ha presentato il suo progetto che vorrebbe colmare i vuoti lasciati dall’attuale campo politico di centrosinistra. Sempre che il centrosinistra glielo lasci fare. «Servono tante nuove persone capaci già alla prova con situazioni complesse, che si uniscano in una visione di Paese con un campo politico chiaro», aveva detto Onorato alla presentazione del progetto. E in effetti a Onorato si deve riconoscere la capacità di essere riuscito a emergere nella politica, pur essendo impegnatissimo a livello imprenditoriale e pur cambiando casacca.

Il suo passato imprenditoriale spazia da “Mercerie Catering” a “Bottega Popolare”, realtà che vantano un milione e mezzo di fatturato. È stato anche catering ufficiale della SS Lazio, servendo star come Beyoncé e Vasco Rossi. Un curriculum che unisce food e flash politici, sempre pronto a trasformarsi in content creator.

A detta di molti utenti, è un abilissimo “social-politico”: sempre in vista, video (e duetto) con Achille Lauro, selfie con le star. «È una furbata – scrive un utente – arriverà in Parlamento, fidati». E un altro chiosa: «È instagrammabile, non stupido».

Social vs realtà

Il motto di Onorato è “Viva Roma sempre”. Ma dietro ai proclami e alle storie sui social, così come dietro all’invito rivolto a Erling Haaland a “seguirlo per vedere Roma”, il quadro cittadino è ben meno glamour: campetti sportivi con più problemi che tesserati, bus strapienimetro guastestrade allagate alla prima pioggia a causa di tombini e caditoie otturati  rendono la quotidianità dei romani un’avventura urbana.

Non si tratta solo di sarcasmo: è l’irritazione di chi subisce ritardi e disservizi mentre vede politici “distratti” a fare da testimonial della città ideale. Nel mare di commenti social, un refrain si ripete: “L’assessore è qui per i vip e non per i cittadini veri”. È l’umore di chi si sente ignorato e usa l’ironia per farsi sentire.