Hotel occupato va a fuoco in via Gaeta (video)
Questa mattina verso le sette è andato a fuoco il tetto dell’hotel Pavia di Via Gaeta. Una strada adiacente ala stazione Termini, per una struttura piccola ma accogliente. Quindici camere in tutto, con vista sul chiostro di Michelangelo e le Terme di Diocleziano. Un hotel molto apprezzato anche per la sua vicinanza allo scalo ferroviario, ma che purtroppo come molte altre strutture ha dovuto chiudere a causa della pandemia. E dell’assenza di viaggiatori e di turisti, che praticamente costituivano la totalità della clientela. Cosi l’immobile è stato occupato da extracomunitari irregolari e sbandati, che ne hanno vandalizzato l’interno. Devastandolo, come risulta evidente dalla foto scattata dai Vigli del Fuoco e riproposta da 7Colli. Poi questa mattina è successo quello che forse era normale aspettarsi. La copertura in tegole dell’albergo infatti è andata a fuoco, per motivi che sono ancora da appurare. Anche se non si può escludere che la causa delle fiamme possa essere stata qualche fuoco accesso dagli occupanti per riscaldarsi. Oppure l’esito infausto di qualche rissa scoppiata in un ambiente nel quale regnavano disperazione e degrado.
Purtroppo, ancora una volta il centro di Roma assomiglia più a una ‘favela’ che ad una vetrina di una Capitale mondiale dell’arte e della cultura. Che dovrebbe essere lo specchio di un Paese moderno e civile. E che invece affonda nell’incuria e nell’indifferenza più totali.
Fuoco sul tetto dell’hotel occupato vicino a Termini. Maxi intervento all’alba dei Vigili del Fuoco
Sono stati chiamati attorno alle sette di questa mattina, i Vigili del Fuoco. E sono intervenuti tempestivamente, evitando guai peggiori. Sia agli edifici vicini che agli occupanti della struttura. Ad andare a fuoco è stato l’hotel Pavia a via Gaeta. Fino a pochi mesi fa apprezzato albergo ‘boutique’ nei pressi della Stazione Termini. Ma ora abbandonato a causa del covid, e diventato rifugio di decine di ‘invisibili’. Nella più totale indifferenza delle Istituzioni e del Comune di Roma. Assurdo infatti tollerare tutto questo al centro di Roma, con conseguenze che poi possono essere drammatiche. Sia sul piano dell’emergenza sanitaria che dell’ordine pubblico. Come infatti è successo con l’incendio di oggi all’alba. Adesso gli inquirenti dovranno stabilire le esatte cause del rogo, e procedere alla identificazione degli occupanti. Almeno di quelli che si sono resi reperibili, non dandosi alla fuga. Accrescendo il numero degli oltre 300 accampamenti e micro insediamenti nn autorizzati presenti nella Capitale. Per un degrado che sembra davvero non conoscere fine.