I 4 tunisini liberati dalla Apostolico sono “irreperibili”. Matone: “Assurdo, italiani non tutelati”

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«Apprendiamo che i primi quattro tunisini che la giudice Apostolico ha fatto uscire dal Cpr di Pozzallo si sono visti rigettare la richiesta d’asilo e si sono già resi irreperibili. Con la conseguenza che in questo momento ci sono quattro persone in giro per l’Italia con zero possibilità di poter accelerare la loro espulsione. L’ennesima riprova del fallimento di politiche giudiziarie atte a delegittimare il governo, infischiandosene delle norme messe in campo per contrastare l’immigrazione illegale. Assurdo come il magistrato di Catania, con un provvedimento pieno di inesattezze e per nulla un capolavoro di diritto, non abbia ritenuto legittimo tutelare gli italiani e garantire la sicurezza del nostro territorio». Lo dichiara la deputata della Lega, Simonetta Matone.

Nordio avvia un accertamento sulla giudice di Catania

Il ministero della Giustizia ha intanto avviato l’accertamento preliminare nei confronti del magistrato Iolanda Apostolico, il giudice del Tribunale di Catania che non ha convalidato il trattenimento nel centro per richiedenti asilo di Pozzallo di migranti tunisini sbarcati a Lampedusa. Lo ha disposto il ministro Carlo Nordio attraverso l’Ufficio ispettivo.

Intanto la Apostolico libera altri 4 tunisini

Proprio ieri il giudice Apostolico non ha convalidato il trattenimento di altri quattro tunisini, sbarcati in Sicilia, nel centro per richiedenti asilo di Pozzallo disposti dal questore di Ragusa. È il secondo provvedimento del magistrato al centro delle polemiche dopo la pubblicazione di un video in cui era stata filmata, ad agosto 2018, durante una protesta contro la decisione dell’allora ministro dell’interno Salvini di non far sbarcare in porto 150 profughi. Nel frattempo, i primi quattro migranti liberati con il provvedimento del giudice Apostolico si sono visti rigettare la richiesta d’asilo. E adesso sarebbero irreperibili. Domenica scorsa un altro giudice di Catania, Rosario Cupri, non aveva convalidato sei trattenimenti.

E a proposito dei tunisini rilasciati e irreperibil, “il nostro Paese sarebbe al sicuro se queste persone commettessero reati? Se ciò accadesse chi sarebbero i responsabili?”, chiede in una nota Mara Bizzotto, vicepresidente vicario dei senatori della Lega e del Comitato parlamentare Schengen.