I ‘bus flambé’ non risparmiano neanche Gualtieri. Altro mezzo Atac a fuoco all’alba di oggi

I bus ‘flambé’ continuano imperterriti a prendere fuoco. Nonostante il cambio di amministrazione, e il passaggio dalla Raggi a Gualtieri sulla poltrona di primo cittadino. E non c’è da stupirsi, visto che la flotta di Atac è vecchia. Con un’età media di esercizio superiore ai 12 anni, nonostante i recenti investimenti nei nuovi bus a metano. Negli anni evidentemente e’ mancata una manutenzione regolare e scrupolosa dei mezzi, così come una sostituzione programmata e periodica del parco rotabile. Tutte cose che probabilmente avrebbero evitato la mole sproporzionata di incendi di decine di vetture. Con danni patrimoniali evidenti per l’azienda, e pericolo per gli autisti e i passeggeri. Finora per fortuna, almeno da questo punto di vista, non si è verificato nulla di grave. Ma ovviamente non si può sempre contare sulla buona sorte.

L’ultimo caso di un autobus andato a fuoco si è verificato proprio nella prima mattinata di oggi, venerdì 11 febbraio. Il mezzo era appena uscito dalla rimessa Casilina, e stava percorrendo per fortuna ancora vuoto, la strada che lo separava dal capolinea. Dove avrebbe dovuto entrare in servizio. Ma per cause ancora ignote, improvvisamente la vettura si è incendiata. Nessuna conseguenza per l’autista, ma solo tanta paura. Mentre poco dopo, i Vigili del Fuoco prontamente intervenuti hanno provveduto a spegnere le fiamme.

Il terzo caso di bus a fuoco nel giro di un mese

È il secondo mezzo a fuoco nel 2022. Il primo a bruciare, in zona Ottavia, fu un autobus della linea 546 della Roma Tpl, all’altezza della stazione Ipogeo degli Ottavi. Le fiamme, scoppiate per cause ancora da precisare intorno alle 12, hanno avvolto il bus nella zona posteriore. Gravi i danni. Il 21 dicembre era stata invece l’ultima volta di un bus dell’Atac, distrutto da un incendio mentre transitava in viale Oxford, a due passi dal policlinico Tor Vergata. Quindi, in poco più di un mese siamo già arrivati a quota tre. Che si attesta sugli oltre 40 mezzi bruciati lo scorso anno. Un trend assurdo, che in un modo o nell’altro chi governa la città e l’Atac hanno il compito di interrompere il più presto possibile.