I colleghi di “Paolino” Morincasa ricordano l’amico scomparso a Montefiascone nel crollo del suo ristorante

paolino morincasa

Pochi giorni fa a Montefiascone si è verificato un crollo durante i lavori di ristrutturazione del ristorante da Paolo Miralago di Paolo Morincasa. Il cuoco è rimasto ferito. Pubblichiamo un ricordo, a pochi giorni dalle esequie, di un collega ristoratore.

In morte di Paolino. Domenica scorsa. Una prima vera domenica  di sole, dopo un maggio e giugno davvero complicati. Domenica. La giornata principe del riposo, dello svago, della possibile ricarica.
Domenica, la giornata di lavoro per piccolo mondo che deve permettere ad altri di ottenere quanto scritto sopra. E mentre c’è chi finalmente la vuole assaporare nel suo splendore, esce di casa, prende l’auto, la moto, la bici, parte lascia la città pieno di aspettative semplici, come trovare un posto dove si mangia e beve, possibilmente bene, magari con un panorama mozzafiato sulla infinita bellezza della nostra Italia…

Paolino, un lavoratore infaticabile

Tra sole e panorama mozzafiato, alle 11,30 a Montefiascone, sulla mitica strada delle cantine, il sonnacchioso mattino viene interrotto da un rumore lugubre…una frana, terra scura vulcanica, scende e si insinua dentro un ristorante, come fosse liquida, spinge ovunque tra cucina e sala, fino a riuscire dall’ingresso in strada. Sì quella delle cantine. Oddio, ma Paolino dov’è? Paolino è lì, sotto quella terra, soffocato, in quella che era la sua unica ragione di vita. Un lavoratore di quelli che si spaccano la schiena  sempre e comunque. Noi di Mio Italia, ne abbiamo conosciuti tanti, ma tanti tanti. E sempre con il sorriso sulla bocca ad accogliere tutti quelli di cui sopra. Paolino, uno di loro, uno di noi. Paolino nella sua trincea, come tanti di noi, pensando e immaginando ancora un futuro per la sua trincea da lasciare a chi lo avrebbe seguito.

Scomparso mentre inseguiva il suo sogno

Paolino, oggi lo vogliamo onorare per tutto quello che ha significato la vita per lui, la morte per lui. E per tutti noi. Un martedì di febbraio scorso eravamo a pranzo da lui, per confrontarci, Mirko Zuffi, Raniero Albanesi e il sottoscritto, sulle nostre attività del Mio Italia. Ristorante pieno, pieno di pranzi di lavoro, pieno dell’euforia contagiosa di Paolino. L’essenza vera dell’accoglienza. Pieno della semplicità della cucina identitaria italiana. Pieno delle attenzioni del personale che è, nelle nostre piccole imprese, un tutt’uno con i proprietari. Insieme nella trincea del lavoro, quindi della vita. Poi arriva questa domenica…

Voglia di fare e di non mollare mai. Ci sarà tempo per l’inchiesta, oggi volevamo significare che Paolino, siamo un po’ tutti noi. Compresi i cattivi consiglieri, che in una nazione strangolata dalle complessità burocratiche, dai cavilli nella gestione della cosa pubblica e privata, poi generano tragedie… Domenica scorsa, nella strada delle cantine dei vini, a Montefiascone, onore a Paolino.