I consumatori al Campidoglio e Ama: indennizzi per il collasso dei cimiteri

crematori in difficoltà flaminio

Sul collasso dei cimiteri capitolini il Codacons diffida Ama e il Comune di Roma a indennizzare, sulla base delle disposizioni vigenti, gli utenti che hanno subito disagi e disservizi. Pena una inevitabile class action contro l’azienda. Lo afferma l’associazione dei consumatori, commentando il caos dei cimiteri romani e l’allarme lanciato dal segretario generale della Federazione nazionale imprese onoranze funebri. “A partire dallo scorso novembre i cittadini della capitale hanno iniziato a subire pesanti disservizi e ritardi in tema di cremazioni a causa dell’eccesso di salme.

I cimiteri e gli utenti in gravi difficoltà

Con i feretri trasportati da un cimitero all’altro e un aggravio di spesa in media di 500 euro a famiglia per ogni salma – afferma il presidente Carlo Rienzi –. La situazione si ripete oggi. Con Ama che ha di nuovo comunicato lo stop ai feretri destinati alla cremazione e duemila salme in attesa di seppellimento”. “Il contratto di servizio per la gestione dei servizi cimiteriali siglato tra il Comune di Roma e l’Ama – denuncia il Codacons – prevede però standard qualitativi specifici e indennizzi per gli utenti in caso di mancato rispetto degli stessi.

Non rispettati i contratti di servizio

In particolare il contratto di servizio stabilisce che i tempi complessivi dall’atto della presentazione della richiesta per la cremazione delle salme/resti mortali/feti/etc. all’effettuazione dell’operazione nell’impianto siano di 15 giorni. Derogabili in caso di eccessiva domanda. Ma prevedendo al tempo stesso un congruo indennizzo a ristoro per l’utente. Perché subisce un disservizio per mancato raggiungimento dello standard qualitativo specifico”.

Il caos dei cimiteri va indennizzato

“Sulla base di tali disposizioni e del caos scoppiato nei cimiteri capitolini – aggiunge – diffidiamo oggi Ama e il Comune di Roma a provvedere al perfezionamento della cremazione. Ripristinando il buon andamento del settore cimiteriale. E di riconoscere in modo automatico un congruo indennizzo per tutte quelle famiglie che hanno visto violare gli standard qualitativi. Così come stabiliti nella stessa Carta dei Servizi. In caso contrario, lanceremo una class action contro l’azienda e l’amministrazione per conto di tutte le famiglie coinvolte”, conclude Rienzi.