I consumatori: basta con lo scandalo del caro-prezzi dei carburanti in autostrada

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Basta con il caro-carburanti in autostrada, e non solo. “Proprio mentre il prezzo della benzina trova una pausa nell’inesausta ascesa di queste settimane, esplode il caso dei prezzi della benzina in autostrada. Sul territorio italiano, infatti, ci sono differenze enormi anche sul piano della benzina. I prezzi aumentano e diminuiscono senza soluzione di continuità a seconda che si faccia il pieno in una pompa servita o self-service, che ci si fermi in una cosiddetta pompa bianca non controllata dai grandi marchi del petrolio ma, soprattutto, che ci si trovi o meno sulla rete autostradale”. E’ quanto denuncia, in una nota, il Codacons.

Revocare la concessione a chi specula sui carburanti

“Martedì 17 agosto, autostrada A25, direzione Pescara. Prezzo fissato a € 1,998, a un passo dalla soglia psicologica dei 2 euro. Molto più alto di quello proposto solo a qualche chilometro di distanza, fuori dalla rete autostradale. Ci troviamo quindi di fronte a una ingiustificabile sperequazione, a tutto danno dei consumatori e automobilisti italiani. Per questo il Codacons, con una diffida ai gestori delle reti autostradali, chiede la revoca della concessione alle pompe di rifornimento che praticano prezzi diversi, e più alti, rispetto agli altri impianti”. “Non è possibile che gli italiani debbano pagare di più un prodotto, come la benzina, solo perché si trovano in autostrada”, dichiara il presidente dell’associazione, Carlo Rienzi. “I gestori devono revocare la concessione ai benzinai che speculano sulle vacanze degli italiani”.

Stangata carburanti sulle vacanze degli italiani

E in effetti questa estate è stata particolarmente “calda” sul fronte dei prezzi dei carburanti. In un Paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su strada il record dei prezzi dei carburanti ha un effetto valanga sulla spesa di famiglie e imprese. E’ quanto afferma la Coldiretti sugli effetti del balzo delle quotazioni dei carburanti nel momento in cui milioni di italiani sono in viaggio per le vacanze. “Gli effetti si fanno sentire dalla spesa quotidiana alle vacanze con l’aumento dei costi per i trasferimenti per l’esodo estivo di agosto con ben un italiano su tre (33%) che ha scelto di trascorrere le ferie all’interno della propria regione. Con gli ultimi rincari un pieno di benzina costerà in media oltre 91 euro e uno di diesel più di 83 euro”.

E gli aumenti si ripercuoteranno sull’intera economia

“L’aumento è destinato a contagiare l’intera economia. Perché se salgono i prezzi del carburante si riduce – sottolinea la Coldiretti – il potere di acquisto delle famiglie che hanno meno risorse da destinare ai consumi. A subire gli effetti dei prezzi alla pompa è anche l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere fino dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura. Questo secondo una analisi” effettuata dall’associazione su dati Ismea.