I delinquenti godono. Sorveglianza a metà

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Applausi, ministro Lamorgese, Roma la ringrazia se i delinquenti godono con le volanti di polizia appiedate. Ormai al Viminale mobilitano le forze dell’ordine prioritariamente contro i cittadini che chiedono risposte alla crisi economica. La criminalità può farla franca.

C’è da rimanere allibiti alla lettura dei dati sulla presenza delle volanti in città, anche se dalla questura si tenta di porre rimedio alla realtà devastante dei numeri. Stando a quanto scrive Il Fatto su imbeccata dei sindacalisti di polizia del Coisp, il parco automobili della Questura di Roma è di 105 vetture. Ma ne circolano – funzionanti – appena 44.

Delinquenti senza sorveglianza

I turni giornalieri sono 4, il che vuol dire poco più di una decina per volta. Basti pensare che a Roma ci sono ben quindici municipi – quindici città – e questo vuol dire che c’è un numero enorme di quartieri che restano senza sorveglianza. E si tratta di una situazione che non è affatto normale.

La questura ribatte che le auto funzionanti sarebbero invece 60, ma sempre lontane dalle 105 previste. E in queste condizioni sostenere che “il territorio è adeguatamente presidiato” può dirlo solo chi nelle zone più a rischio della città non ci va mai, lasciando l’incombenza ai suoi colleghi che devono affrontare i delinquenti.

Costoro, i malviventi, si sono fatti furbi. E si racconta come ormai stiano attrezzandosi a far di conto sugli orari di passaggio delle volanti, per tornare indisturbati a compiere reati.

La periferia, soprattutto, rischia così di essere abbandonata a se stessa. Il che, in tempo di Covid-19 e con la fame nera che c’è in giro, comporta il dominio assoluto delle bande usuraie, oltre che il consueto dilagare dello spaccio di droga, tanto per citare alcune delle “imprese” più remunerative per la criminalità.

I malviventi non sono quelli in mascherina tricolore

A questo ha fatto da contrasto il clamoroso spiegamento di forze di sabato scorso in centro per la manifestazione di protesta contro il governo. Magari sarebbe stato utile sapere quanti reati sono stati denunciati – non osiamo pensare a quelli commessi e che ormai si rinuncia a rappresentare alle forze dell’ordine – in quelle stesse ore nei quartieri oltre il centro storico.

E’ evidente che la polizia deve fare il proprio dovere e nessuno intende negarlo. Ma ci piacerebbe capire come si fa a farlo nelle zone più malfamate dove non si incontrano mascherine tricolori, bensì brutti ceffi che minacciano il vivere civile quotidiano.

Sono questioni che devono essere affrontate al Viminale e certo non possono trovare soluzioni a San Vitale. Ma il presidio della Capitale non può trovare indifferenza nei palazzi ministeriali. E sarebbe bene che si muovesse anche una sindaca che ama polemizzare molto con l’opposizione ma non muove un sopracciglio col governo Conte. I cittadini non hanno la scorta, cara Virginia. Serve sorveglianza contro i delinquenti.

Il resto lo faccia l’opposizione parlamentare, visto che la maggioranza sembra sorda a qualunque richiesta di sicurezza dei cittadini romani. Oltre che di tutela delle stesse forze di polizia.