I due volti della sinistra: quello che grida “pace” a squarciagola e quello che brucia il nemico
E’ sempre la solita sinistra intollerante e violenta. Quanto successo al Carnevale di Scampia fuga i dubbi sui due volti della sinistra. Uno, falso e ipocrita, che straparla di accoglienza, tolleranza, adesso pace. L’altro, quella vero, rivela la sua faccia mostruosa di barbaro, violento, potenziale assassino. L’ong Mediterranea Napoli, sì, proprio una di quelle che “salvano” clandestini fuorilegge in mare per portarli a soffrire in Italia dove non troveranno mai lavoro onesto, ha costruito un carro allegorico. Che poi allegorico non è, perché rivela chiaramente l’odio di questi sedicenti pacifisti. Un carro con immagini di Salvini che poi hanno bellamente bruciato in piazza. Ora, bruciare, sia pure in effigie, un politico che non la pensa come te, è un atto grave, criminale, che quaifica chi lo fa.
La violenza da sempre nel dna della sinistra
La violenza d’altra parte è sempre stata nel dna della sinistra. Furono i comunisti a armarsi e assassinare – con le Brigate Rosse e altri gruppi di feroci criminali – giudici, giornalisti, operai, sindacalisti, avversari politici. I comunisti trascinarono per anni l’Italia in un’orgia di sangue, che potrebbe tornare se si desse il via libera ai violenti che bruciano chi non la pensa come loro. Ricordiamo tutti nelle scuole, nelle università, nelle fabbriche, i comunisti tacitare violentemente chi esprimeva un pensiero appena diverso dal loro. Ricordiamo tutti i sequesti, i cialtroneschi e criminali “tribunali del popolo”, gli espropri proletari, le gambizzazioni, insomma il voler ridurre al silenzio chi si opponeva alla loro guerrafondaia marcia verso la dittatura.
Assoluto silenzio per il gesto di Scampia da parte dei radical chic
Ma quello che stupisce è l’assoluto silenzio per il gesto della sinistra a Scampia. Da parte dei soloni del giornalismo, della politica, del sindacato, del mondo dei cosiddetti intellettuali, verso un gesto gravissimo. La sinistra si riempie la bocca di parole come pace, democrazia, tolleranza, accoglienza e poi col suo silenzio avalla e condivide un crimine che democratico proprio non è. E’ il solito doppiopesismo della sinistra, pronta a strillare e a mettere all’indice chi osa criticarla e pronta a tacere sugli atti di intolleranza quando questi sono rivolti ai suoi nemici. Con una sinistra del genere, ancora stalinista, che nega ad esempio le foibe, non andremo da nessuna parte. Ci auguriamno che le prossime elezioni spazzino via questi falsi profeti, questi mentitori, questi aguzzini della libertà, quelli che vorrebbero al rogo chi ha un’idea differente dalla loro.