Follia a Tor Tre Teste: il padre gli nega i soldi, lui butta i mobili del balcone

Quando il padre gli ha rifiutato i soldi che glia aveva chiesto, A.M., 40enne romano, ha reagito lanciando e spaccando oggetti e mobilio all’interno dell’appartamento arrivando a gettare dal balcone due sdraio e una sedia. E’ accaduto in via delle Rondini, a Tor Tre Teste, nella serata di ieri dove sono intervenuti immediatamente gli agenti del VI Distretto diretto da Michele Peloso, a seguito di segnalazione al NUE 112.

A Tor Tre Teste genitori salvati dalla polizia

“Io vi ammazzo a tutti”, le parole proferite da A.M., ancora sul balcone all’arrivo dei poliziotti. Saliti all’interno dell’appartamento, gli agenti hanno trovato l’abitazione completamente a soqquadro: tutte le porte erano state divelte insieme a mobilio e suppellettili distrutte.

Un comportamento aggressivo e minaccioso abituale quello di A.M., nei confronti del padre, così ha raccontato agli agenti il 70enne sottolineando che il figlio era solito trattare allo stesso modo anche altri familiari. A.M., al termine degli accertamenti è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia ed estorsione.

Due giorni fa un tossicodipendente ha aggredito la madre

I casi di figli che estorcono soldi ai genitori sono sempre più frequenti. L’ultimo caso, giovedì scorso.  A causa di una segnalazione di una lite in famiglia, gli uomini della Squadra Volante sono intervenuti nel primo pomeriggio in una abitazione di Latina. Giunti sul posto i poliziotti hanno bloccato un giovane tossicodipendente, O.S. nato nel 1994, che aveva aggredito la madre, afferrandola violentemente per i polsi nel tentativo di estorcerle soldi per acquistare droga. I due genitori  del 27enne,  già nei giorni scorsi, avevano  presentato una denuncia per i comportamenti violenti del figlio che era riuscito fino a quel momento a farsi consegnare oltre 2000,00 euro, con minacce e violenze. Il giovane è stato quindi tratto in arresto per maltrattamenti in famiglia ed estorsione. Subito dopo è finito nelle camere di sicurezza della Questura in attesa di  essere trasferito in carcere per l’udienza di convalida.