I giardini più belli del mondo per il New York Times: tre si trovano nel Lazio
Il prestigioso quotidiano statunitense The New York Times ha stilato un elenco esclusivo dei 25 giardini più spettacolari al mondo. Frutto di un’attenta selezione realizzata da sei esperti di orticoltura e paesaggismo, questa classifica celebra spazi verdi capaci di rivoluzionare il nostro modo di guardare alle piante e al paesaggio. Tra capolavori giapponesi, inglesi, australiani e francesi, tre straordinari giardini italiani si distinguono per bellezza e valore culturale — tutti situati nel Lazio: il Giardino di Ninfa, Villa d’Este e il Sacro Bosco di Bomarzo.
Un tributo al Lazio: i giardini che raccontano l’anima della regione
Il fatto che tutti e tre i giardini italiani selezionati si trovino nel Lazio non è un caso: questa regione vanta un patrimonio verde straordinario, dove paesaggio, storia e cultura convivono da secoli in perfetta armonia. Dalla magia acquatica di Villa D’Este alla poesia malinconica di Ninfa, fino all’enigmatico mondo scolpito di Bomarzo, ogni luogo racconta una parte dell’identità del territorio.
Giardino di Ninfa: un eden botanico tra le rovine medievali del Lazio
A Cisterna di Latina, immerso in un paesaggio di fiumi, laghi e pietre antiche, sorge il Giardino di Ninfa, uno dei luoghi più suggestivi d’Europa. Creato negli anni ’20 del Novecento dal principe Gelasio Caetani, sulle rovine di un borgo medievale abbandonato, il giardino è oggi gestito da una fondazione che ne preserva la straordinaria biodiversità.
Tra le sue peculiarità ci sono oltre 19 varietà di magnolia, wisteria bianche, rosa e lilla che avvolgono le pareti di pietra, alberi da frutto e piante ornamentali provenienti da ogni parte del mondo. La combinazione di un microclima unico — grazie alla vicinanza al fiume Ninfa e al lago artificiale — e l’equilibrio tra vegetazione spontanea e cura meticolosa, rendono questo spazio irripetibile e impossibile da replicare altrove.
Villa d’Este a Tivoli: trionfo barocco dell’acqua e dell’ingegno idraulico
Nel cuore di Tivoli, la Villa d’Este incarna il sogno rinascimentale di grandezza e spettacolo. Voluta dal cardinale Ippolito II d’Este nel XVI secolo, dopo la sua delusione per non essere diventato papa, la villa è famosa per i suoi giardini terrazzati e fontane spettacolari, capolavori dell’architetto Pirro Ligorio.
Oggi patrimonio UNESCO, Villa d’Este vanta 51 fontane, 398 zampilli d’acqua e 64 cascate, tutte alimentate esclusivamente dalla forza di gravità. Un capolavoro di ingegneria idraulica che, nei secoli, ha ispirato giardini in tutta Europa. I suoni dell’acqua, l’armonia delle proporzioni e le illusioni ottiche rendono questo luogo un’esperienza sensoriale senza pari.
Sacro Bosco di Bomarzo: il giardino dei misteri tra mostri di pietra e poesia
A pochi chilometri da Viterbo, Bomarzo ospita uno dei giardini più enigmatici del mondo: il Sacro Bosco, noto anche come Parco dei Mostri. Creato nel XVI secolo dal principe Pier Francesco Orsini, questo spazio si discosta dalla compostezza rinascimentale per abbracciare l’irregolarità, l’allegoria e il mistero.
Tra i suoi sentieri si scoprono sculture gigantesche scolpite nella pietra vulcanica, tra cui la celebre Bocca dell’Inferno, con l’iscrizione “Ogni pensiero vola”. Questo giardino, più vicino all’arte che alla botanica, mescola suggestioni mitologiche, simbolismo esoterico e un tocco visionario che affascina adulti e bambini. Dopo un lungo abbandono, è stato riscoperto nel Novecento e oggi è visitabile tutto l’anno.