I grillini condannati: “Non c’è trasparenza”
Alla faccia della trasparenza, i grillini predicano bene ma razzolano male. La conferma arriva dal Tar del Lazio che ha condannato il decimo municipio, quello che governano ad Ostia, alle spese legali e di giudizio rispetto alla denuncia presentata dal movimento civico “Roma Sceglie Roma” e dell’Associazione Finanzieri Cittadini e Solidarietà (Ficiesse). Motivo il rifiuto dell’amministrazione di esibire relativi alla dislocazione del personale nei diversi uffici.
Trasparenza dei grillini? Una marea di portaborse a Ostia
Così si scopre che ben 54 dipendenti sono al servizio degli organi istituzionali. Altri 5 si occupano del sito istituzionale e 25 sono gli addetti di portineria. Da applausi.
Il movimento civico “Roma sceglie Roma” e l’Associazione Finanzieri Cittadini e Solidarietà (Ficiesse) avevano presentato un esposto al Tar del Lazio “a seguito del diniego del Municipio di Ostia di fornire i dati numerici sulle unità di personale impiegate in ciascuna singola unità organizzativa interna richiesti con accesso civico generalizzato del 22 luglio 2019”.
Numeri impressionanti che devono far riflettere
Nel leggere i dati forniti dal X Municipio riguardo alla dislocazione del personale, così, si scopre che degli 868 dipendenti in servizio, ben 54 sono di supporto agli organi istituzionali(quindi del presidente e degli assessori inclusi anche innovazione tecnologica, sito istituzionale, smart city, comunicazione e messi), altri 4 sono per l’ufficio del Consiglio municipale, ulteriori 5 per innovazione tecnologica, sito istituzionale, redazione pagine web locali (ma non erano inclusi tra gli organi istituzionali?). Ben 25 sono gli addetti alla portineria e 10 sono gli impiegati dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico. Valutati questi numeri, insomma, la trasparenza in X Municipio non sarebbe questione di carenza di personale. Numeri che devono far riflettere.
Insomma, i pentastellati sempre pronti a invocare accessi agli atti per qualunque cosa, si sono fatti pizzicare a negarli. E ci hanno pure rimesso con una sentenza che afferma che i grillini devono imparare a praticare la trasparenza anche quando governano.