I licei in piazza. Cartelli contro Zingaretti, Speranza e la Azzolina

Ieri mattina si è registrata la prima manifestazione di piazza di questo 2021 organizzata da alcuni licei romani. Sotto l’egida del Movimento studentesco. Circa 300 ragazzi hanno protestato con cartelli e striscioni, dopo essersi dati appuntamento alla stazione della metropolitana di piramide. Forse a livello numerico gli organizzatori si aspettavano una risposta maggiore, ma nel comunicato e’stata rivendicata la scelta di evitare assembramenti e rischio contagio. Rappresentiamo tutti gli studenti di Roma, hanno assicurato i manifestanti. Alzando i loro cartelli con le facce dei politici. Sopra alle quali era stampato chiaramente un segnale di divieto. Una sorta di stop insomma, rivolto direttamente al segretario Pd e governatore del Lazio Zingaretti. Ma anche ovviamente alla ministra dell’Istruzione Azzolina. Così come al suo collega al dicastero della salute Roberto Speranza, a Di Maio e a Renzi.

Insomma, gli studenti hanno preso di mira tutta la compagine del governo. Lamentando una scarsa attenzione verso il mondo della scuola. Che si trascinerebbe da anni. E che la pandemia avrebbe solo fatto emergere nella sua drammaticità. Pochi docenti, classi affollate e trasporto pubblico carente le critiche maggiori portate in piazza. Ma anche insicurezza, e fallimento della didattica a distanza. Un pacchetto completo di rivendicazioni insomma. Con i ragazzi del liceo Kant occupato in prima fila. E insieme a loro il Mamiani, il Socrate, il. Virgilio e il Righi. Insieme a tanti altri istituti con i ragazzi mischiati nella folla.

Azzolina sconfessata dagli studenti: per 4 su 5, chiusure da prolungare

Tutti in piazza a Piramide. Ecco la lettera aperta degli studenti a governo e politici

Ed eccola la lettera aperta che gli studenti hanno indirizzato dalla piazza a politici e governanti. Per chiedere maggiore attenzione nei loro confronti. E maggiori investimenti nella scuola. “Più assunzioni di docenti e lavoratori della scuola in modo da garantire un rapporto docente/studenti di 1:15. Così  da garantire il distanziamento nelle aule e migliorare la qualità della didattica. Un vero potenziamento della rete dei trasporti pubblici in modo da garantire dei giusti orari di entrata e di uscita dai plessi scolastici e quindi permettere agli studenti di avere a disposizione del tempo libero il pomeriggio. Comodati d’uso per tutti gli studenti in modo da assicurare l’accesso al diritto allo studio a tutti a prescindere dalla propria estrazione sociale. La DDI dev’essere usata come strumento emergenziale nei momenti più acuti della pandemia. Ma l’obiettivo delle istituzioni dev’essere quello di garantire a tutti un rientro in sicurezza. Chiarezza sulla maturità: tra DDI, aperture a chiusure molti studenti sono stati lasciati indietro. Servono urgentemente degli obiettivi minimi nazionali da raggiungere in ogni scuola. E devono essere forniti tutti gli strumenti necessari per il recupero delle carenze didattiche di questo periodo».

https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/21_gennaio_29/roma-manifestazione-studenti-la-scuola-futuro-pensateci-ora-ca0e7b82-6216-11eb-b7b0-378dab96ebfa.shtml