I malati dovranno pagarsi l’assistenza domiciliare

Malati

Zingaretti di nuovo sotto accusa. Stavolta è un consigliere regionale della Lega, Ciacciarelli, a partire all’attacco del governatore per l’assistenza domiciliare ai malati.

Ciacciarelli mette nel mirino i provvedimenti che delegano cooperative e comunque aziende esterne ad intervenire fuori dalle strutture ospedaliere per curare chi ha bisogno di assistenza domiciliare. Finora gratuita.

I malati dovranno pagare

”Ma si arriverà alla compartecipazione e questo comporterà un ulteriore salasso per chi sta male”, è la denuncia, in linea con la politica dei tagli attuata dalla giunta e dall’assessorato alla sanità del solito Alessio D’Amato.

“I provvedimenti di Zingaretti vanno a spingere verso l’esternalizzazione dell’assistenza domiciliare ai malati”, spiega il consigliere regionale sulla sua pagina Fb nella nota ripresa in un video.
“Tradotto, questo significa che anziché essere effettuata dai dipendenti Asl di ruolo, l’assistenza domiciliare sarà sempre più appaltata a delle cooperative che, peraltro a prezzi molto più alti dei dipendenti Asl, faranno un servizio basato sull’accumulo numerico, e quindi, per parlare chiaro, l’assistenza prevedibilmente sarà fatta tutta superficialmente e di corsa, rispetto al servizio pubblico diretto. Inoltre si va così a impoverire e mortificare la professionalità di infermieri, terapisti e quant’altro dipendenti Asl, con evidente abbandono da parte degli enti pubblici della gestione di questo importante settore dell’assistenza ai cittadini sofferenti, anziani e disabili.
Spendere di più per dare di meno, nel raggelante modo di governare di Zingaretti.

Altro che vicini ai deboli…

Voci diffuse dicono poi che il passo successivo sarà la compartecipazione. Anche qui per parlare chiaro significa che l’assistenza domiciliare che oggi le asl fanno gratuitamente passerà a pagamento. E questo in barba alla serie infinita di chiacchiere sulla vicinanza ai deboli di cui la sinistra si riempie la bocca. Poi, al momento della verità, disattende completamente ciò che aveva promesso con quelle che si rivelano sempre le sue vuote fanfaluche.
Peggio nel peggio, i poveri lavoratori delle cooperative vedranno solo le briciole. E questo rappresenta niente altro che una forma mascherata di sfruttamento del lavoro, altra brutta caratteristica della sinistra.
E’ invece più logico potenziare direttamente le Asl, assumendo altri dipendenti e pagando eventualmente lo straordinario. A conti fatti si spenderebbe pure di meno e si darebbe un servizio migliore. E si creerebbero molti posti di lavoro veri e non fasulli a tanti operatori sanitari oggi sfruttati e sottopagati nelle cooperative”.