I medici avvertono: il virus circola, il numero dei morti aumenterà ancora nelle prossime settimane

“Avevamo già detto che purtroppo il numero dei morti Covid sarebbe aumentato. Proprio perché questa variante Omicron dilaga anche senza che ci siano delle normali misure di isolamento. Questo perché una parte numericamente importante di cittadini non denuncia più l’infezione, utilizza il fai-da-te e questo non può che favorire la diffusione del virus. Purtroppo il numero dei decessi nelle prossime settimane tendenzialmente dovrebbe aumentare, per poi avere finalmente una riduzione nel mese di agosto, e avviarci verso una più accettabile coesistenza con il virus”. A tracciare il quadro all’Adnkronos Salute è Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo). L’esperto commenta il dato dei morti che nel bollettino Covid di ieri ha toccato quota 176, il punto più alto da marzo scorso.
I medici: sempre più alto il numero di ricoverati e purtroppo di decessi
Anelli ricorda: “A un numero così alto di infetti si associa naturalmente, anche se in percentuale molto bassa come complicanza, un numero sempre più alto di persone che vanno a finire negli ospedali, e di decessi”. Ma in Italia si usano tutte le armi a disposizione per prevenire gli esiti più gravi? “Gli antivirali li utilizziamo in pazienti a rischio, i giovani non ne hanno bisogno e vanno usati con oculatezza – osserva Anelli -. E sia in termini di dosaggio, perché se c’è una riduzione della funzionalità renale il medico deve ridurre il dosaggio e quindi deve conoscere bene il farmaco. Poi perché presentano numerosissime interazioni farmacologiche. E i pazienti fragili purtroppo sono quelli che assumono tanti farmaci, per cui i medici devono stare tanto attenti”.

In ogni caso, conclude Anelli, “io credo che la sensibilizzazione su questo versante, così come l’informazione che viene fornita ai medici attualmente, sia abbastanza adeguata e c’è molta sensibilità da parte del personale medico nell’utilizzo”.
Pregliasco: probabilmente siamo nella fase di picco
D’accordo anche il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all’Università Statale di Milano. “Siamo probabilmente arrivati nella fase di picco” di questa ondata estiva di Covid-19, sostenuta dalla sottovariante Omicron 5. “Nell’ultima settimana abbiamo registrato un -7,5% dei casi”, ma riguardo ai decessi l’andamento “ormai lo abbiamo imparato. Purtroppo i parametri relativi agli aspetti più pesanti della malattia sono l’eredità delle settimane precedenti”. Sono gli ultimi a scendere e “quindi ci si dovrà aspettare ancora un incremento dei morti. Prima di assistere a un calo vero, dovranno passare 2 o 3 settimane”. Pregliasco lo ha detto dopo i 176 decessi riportati nel bollettino Covid di ieri, record dell’ondata in corso e dato più alto dal marzo scorso.