I medici di Roma insorgono contro il Parlamento
Non sfidate i medici, voi che state in Parlamento. Quegli emendamenti che graziano dalla galera i dirigenti che sbagliano devono essere ritirati, altro che scudo penale con l’alibi del coronavirus.
Il documento mandato ieri alla stampa dall’ordine dei medici di Roma non poteva essere più chiaro: “Ci ricorderemo di tutto”, conclude.
Il Parlamento discute oggi. Medici arrabbiati
Oggi a Palazzo Madama si riunirà la commissione bilancio per l’esame del decreto Conte. E lì potrebbe accadere il fattaccio. “Le condotte dei datori di lavoro non determinano responsabilità penale, civile ed erariale”, denuncia l’ordine. “Dunque, nessuna colpa se i dispositivi di protezione individuale non sono arrivati, se i tamponi non sono stati fatti, se respiratori e caschi non sono sufficienti, se la gravità dell’epidemia è stata sottostimata, se l’organizzazione è stata incapace, incerta, lenta e lacunosa”. L’allarme è drammatico e sarebbe irresponsabile far passare testi-salvacondotto in un momento del genere.
Dal Parlamento – aggiungiamo noi – ci si aspetta magari una difesa legale limitata a medici e infermieri, spesso chiamati a combattere a mani nude contro il male. E adesso si dovrebbe estendere tutto questo persino a chi li manda irresponsabilmente in trincea senza aver provveduto a garantire sicurezza?
Sacrosanto l’intervento dei medici di Roma, che contano anch’essi le vittime del coronavirus, seppure in modo limitato rispetto a quanto drammaticamente esploso al nord. Ma anche nel Lazio si contano a centinaia i medici rimasti contagiati come positivi dal Covid-19.
Se dovesse passare una linea sciagurata come quella contenuta in alcuni emendamenti – e ce ne auguriamo il ritiro o quanto meno la riformulazione in favore del solo personale sanitario – tutto finirebbe a tarallucci e vino.
Gli esempi solo innumerevoli. Un paziente colpito dal virus arriva al pronto soccorso, è evidente che i locali debbano essere sanificati immediatamente. Chi deve provvedere è la direzione della struttura ospedaliera e se non lo fa qualcuno intende salvare dal processo chi merita la galera in casi come questo?
Ora parli Zingaretti e blocchi la manovra
Tra i medici e gli infermieri contagiati ce ne solo molti infettati per l’assenza delle mascherine e dei vari dispositivi previsti. Il ritardo registrato non è certo colpa loro, ma dei manager, dei dirigenti amministrativi. Queste responsabilità devono andare in cavalleria?
Ci sono momenti di grave emergenza in cui la politica deve sapersi assumere le proprie responsabilità. Immaginare scappatoie emendative per chi ha mandato allo sbaraglio il personale sanitario è semplicemente folle. L’auspicio è che ci sia capacità di evitare errori che farebbero davvero arrabbiare il nostro popolo.
All’ordine dei medici di Roma bisogna solo dire grazie per la tempestiva iniziativa, che serva almeno a svegliare la classe dirigente politica della città e della regione. Finora è stato zitto proprio colui che dovrebbe stroncare la manovra: si chiama Nicola Zingaretti, fa il segretario del Pd ed è presidente della regione Lazio. Contribuisca a bloccare quegli emendamenti. A partire da quello del capogruppo Marcucci.