I poliziotti adesso se la prenderanno con il governo

Poliziotti governo

Stanchi di essere trattati come carne da macello, i poliziotti si stanno scocciando davvero e ce l’hanno col governo. Quanto accaduto ieri a Roma dimostra che la misura è colpa.

“Le tensioni sociali che si stanno verificando in queste ore nelle principali città italiane, sono il frutto di una gestione ritardata delle misure economiche promesse dal governo in questa fase 2”. Lo dice non un pericoloso estremista, ma il segretario del sindacato di Polizia Coisp, Domenico Pianese.

Ora i poliziotti si stanno stufando del governo

Si sta verificando uno scontro sociale a causa dell’esecutivo e loro, le forze dell’ordine, non ci stanno più a passare come nemici del popolo. Per carità, continuano a fare quello che è il loro dovere, ma il cartellino giallo in faccia al governo lo sventolano eccome. Anche questo è un dovere nei confronti di una categoria in prima linea.

“Le donne e gli uomini in divisa, per tante persone in difficoltà, rappresentano la prima nonché l’unica interfaccia con lo Stato ed è per questo che molto spesso vengono aggrediti. La politica, in questa fase così delicata, dovrebbe dare delle risposte più concrete e immediate e non mandare al “macello” chi ogni giorno è in prima linea per tutelare e difendere cittadini e Istituzioni”.

E’ una posizione molto forte. Che cade in un momento di altissima tensione. E del resto il richiamo alle istituzioni ci sta tutto. Anziché al pane di fronte al popolo in rivolta, a Roma c’è un’amministrazione che esulta per i monopattini…. E gli aiuti alimentari li distribuisce ai Rom.

E anche le istituzioni locali fanno arrabbiare la gente

E’ evidente che tutto questo fa salire a mille l’esasperazione popolare. Chi ha perso il lavoro, chi ha dovuto chiudere la propria impresa, chi non vede soldi da febbraio, sente di non avere più nulla da perdere. E come nota il sindacato di polizia, la piazza resta l’unico sfogo. E lo scontro avviene con chi è chiamato a tutelare l’ordine pubblico.

Le scene di ieri rischiano di rappresentare un antipasto di quel che può accadere se il governo continua a rifiutare ogni forma di confronto democratico. Conte pare aver scelto la strada della contrapposizione frontale e questo è un grave errore politico. Perché lo fa sulla pelle dei cittadini che protestano e quella dei servitori dello Stato che non possono più pagare per le incapacità dell’esecutivo e delle amministrazioni locali.

Ieri si è persino arrivati al ridicolo. Le autorità di governo hanno pure negato al centrodestra il diritto di deporre una corona di fiori al Milite Ignoto a conclusione della manifestazione del prossimo 2 giugno. Persino ad autorevoli esponenti parlamentari come Salvini, Meloni e Tajani si nega il diritto ad un gesto di amore verso la Patria. Figuriamoci che cosa intendono fare ai comuni cittadini, i signori di Palazzo Chigi. E quando fermerete più le persone normali…

Ecco perché è importante la presa di posizione del sindacato di polizia. Serve a scuotere un governo che non può permettersi di giocare le sue carte sulla repressione del dissenso. Criminalizzare la protesta è la cosa peggiore che si possa fare in questo momento.