I ristoratori in piazza al Circo Massimo: “Ci avete lasciati in mutande”

circo massimo ristoratori

E’ iniziata la manifestazione “Una volta, per tutti” al Circo Massimo contro le chiusure del governo per l’emergenza covid. Presenti ristoratori, ambulanti, tassisti, negozianti, proprietari di discoteche, partite Iva e lavanderie industriali. La situazione è sotto controllo e i manifestanti prendono le distanze, come ieri, da ogni comportamento violento. I ristoratori maremmani hanno appeso ad un cavo diverse mutande gialle e rosse con lo slogan “L’Italia ci ha lasciato in mutande, ora basta”.

Al Circo Massimo i ristoratori arrabbiati

“Siamo un gruppo di ristoratori – dicono – non siamo un’associazione di categoria, non abbiamo un partito politico. Siamo solo ristoratori arrabbiati che si sono uniti per cercare una soluzione, per cercare di farsi ascoltare. Lo Stato non ci sta ascoltando, ha solamente dato dei piccolissimi e inutili ristori a noi proprietari e una misera cassa integrazione ai nostri dipendenti che ormai non ce la fanno più. Si parla di poche centinaia di euro con cui le famiglie non possono andare avanti.

“Non abbiamo partiti politici dietro”

Siamo in piazza oggi estenuati da mesi di chiusure, non possiamo più aspettare neanche più una settimana. Noi non abbiamo partiti politici e non vogliamo che, come invece è accaduto ieri, ci siano degli infiltrati di destra. La Polizia sa bene chi sono ma non li ferma perché così fa passare noi ristoratori come violenti e guerriglieri. Noi vogliamo solo lavorare, il governo ci ascolti seriamente. Si può riaprire con precisione e regole adatte”.

Bloccato il tentativo di arrivare a Montecitorio

“E’ una manifestazione pacifica, non ci interessa tirare bombe carta o cose simili. Prendiamo le distanze da ciò che è avvenuto ieri”, dice un altro manifestante. Attimi di tensione però al sit-in contro le chiusure per l’emergenza covid, in corso al Circo Massimo. I manifestanti vorrebbero raggiungere piazza Montecitorio, ma le forze di Polizia bloccano chi vorrebbe trasformare il sit-in in un corteo.

(Foto da Rainews.it)