I romani se ne fregano della Raggi e del suo divieto illegittimo: botti come non mai

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Botti in quantità. L’ha detto Matteo Salvini poco dopo mezzanotte, ma lo abbiamo notato tutti. “Buon 2021 a tutti voi!!! P.S. Ma è solo qui a Roma che ci sono più fuochi artificiali che mai?!?”. Già, è stato proprio così, perché li abbiamo visti e sentiti anche noi. Roma stanotte è esplosa come non mai, i “botti” hanno imperversato per parecchi minuti, da prima della mezzanotte alla mezza passata. Ma non solo botti. Fuoci, giochi d’artificio, girandole più o meno spettacolari. Un breve giro di telefonate e arriva la conferma: in tutta Roma i botti sono più degli anni scorsi. La città si è iluminata a giorno, quasi per scacciare catarticamente un anno tra i più difficili mai vissuti. E questo lo si può anche capire.

Botti aumentati rispetto agli anni scorsi

Quello che dovrebbe far maggiormente riflettere è il fatto che i romani se ne sono ampiamente strafregati del sindaco grillino Raggi e della sua ordinanza. Infatti il 30 sera, con l’arroganza che le è propria da un po’ di tempo, il sindaco ha annunciato i suoi draconiani provvedimenti. A Roma vietati fuochi d’artificio, botti, petardi, razzi e altri materiali esplodenti. Il divieto assoluto andava in vigore a partire dalle 00:01 del 31 dicembre 2020 fino alle ore 24:00 del 6 gennaio 2020. La Raggi ha minacciato multe fino a 500 euro e sequestro amministrativo del materiale esplodente per chi contravviene al divieto. Esclusi dal divieto bengala, fontane per torte, bacchette scintillanti, trottole e girandole luminose. Vorremmo sapere quante multe sono state elevate stanotte. E chissà se i giornaloni noteranno il fatto.

Ennesima cantonata arrogante della Raggi

“Garantire la sicurezza dei cittadini rappresenta la priorità, tanto più in un momento già critico per i nostri ospedali, che stanno fronteggiando un’emergenza sanitaria. Botti ed esplosioni rappresentano un rischio per i cittadini, per adulti e soprattutto per i minori. Inoltre persiste il rischio che i fuochi d’artificio provochino incendi e roghi, oltre che danni al nostro patrimonio artistico. Non da ultimo, le esplosioni hanno ripercussioni negative sugli animali. L’augurio per tutti è di festeggiare il nuovo anno con serenità e con uno spirito di fiducia nel futuro”, aveva dichiarato la Raggi. Ma ha preso l’ennesima cantonata, degna fine di un’amministrazione disastrosa.

L’ordinanza sui botti emessa fuori tempo massimo per evitare il ricorso

Ora potranno dirci che non è vero, con la propaganda falsa e le bufale delle quali i grillini sono maestri, ma tutta Roma ha assistito. E non potranno dirci le solite balle. Il popolo non ha ottemperato all’ordinanza della Raggi, e questo chiude la questione. Che però rimane aperta per la scorrettezza della Raggi. “A poche ora dalla notte di San Silvestro apprendiamo con rammarico che la sindaca di Roma, in spregio a quanto già deciso dal Tar del Lazio nel 2016 e dal Consiglio di Stato, ha deciso di emanare l’ordinanza che vieta l’uso dei fuochi d’artificio nelle prossime ore. Un atto grave che segnala una mancanza di rispetto della Raggi verso le Istituzioni e che rischia di alimentare il mercato abusivo dei fuochi pirotecnici che mette in pericolo la vita di tanti romani.

Alimentato il ricorso al mercato clandestino dei botti

Averlo deciso all’ultimo rende inoltre impossibile inoltrare un ricorso. Una decisione beffarda contro migliaia di lavoratori del settore”. A denunciarlo in una nota è Nobile Viviano, presidente di Asspi, Associazione Pirotecnica Italiana, settore che raccoglie oltre 2mila aziende e diecimila lavoratori. “Il Tar del Lazio e della Lombardia e successivamente il Consiglio di Stato hanno giudicato illegittimo l’uso dell’ordinanza su una materia che non rientra nell’emergenza e nell’imprevedibilità, come richiederebbe appunto l’ordinanza sindacale”, spiega Viviano. Quello che rammarica “è che allo stato attuale nessun Dpcm contiene divieti sulla vendita e sull’uso dei fuochi d’artificio.

Ordinanza assolutamente illegittima

Queste iniziative dei sindaci, oltre ad alimentare confusione nella cittadinanza e ingenti danni economici agli operatori del settore, aumenteranno il mercato illegale e conseguentemente i rischi per coloro che utilizzeranno prodotti non certificati come quelli venduti dal mercato abusivo”. “Quest’anno, nonostante il nostro settore abbia già perso oltre l’80% del fatturato per via delle restrizioni anti covid, come Asspi abbiamo elaborato una Piro Guida proprio per invitare i cittadini all’acquisto e all’uso di fuochi pirotecnici da utilizzare nella massima sicurezza. Un’iniziativa condivisa anche dall’Anci che a questo punto rischia di essere vanificata da queste ordinanze illegittime che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini”, conclude Viviano.