I terroristi anarchici rivendicano la bomba a Pisa che avrebbe potuto causare una strage

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“La notte del 21 febbraio abbiamo collocato un ordigno esplosivo nella porta di servizio del Tribunale di Pisa. Non sappiamo se la deflagrazione sia avvenuta, ma ci teniamo a sottolineare che quest’azione assume un’importanza non da poco: abbiamo dimostrato che è possibile avvicinarsi ai palazzi del potere e colpire”. Rivendicata via web come un’azione di solidarietà a sostegno dell’anarchico Alfredo Cospito la bomba artigianale rinvenuta giovedì scorso da un passante fuori dal palazzo di giustizia della città toscana. Il documento di rivendicazione è siglato dal “Gruppo di Solidarietà Rivoluzionaria – Consegne a domicilio Fai/Fri” ed è accompagnato da un testo sulla nascita della Fai, la Federazione anarchica informale.

La miccia si è spenta spontaneamente, strage vitata per caso

Dagli accertamenti degli artificieri nell’imminenza del rinvenimento, emerge che la miccia dell’ordigno artigianale era stata accesa ma si era spenta spontaneamente prima di raggiungere il punto di detonazione, un petardo unito a una bottiglia con liquido infiammabile. Sulla vicenda sono in corso le indagini della Digos della questura pisana sotto il coordinamento della Procura. L’attività investigativa si era già rivolta verso un’ipotetica pista anarchica. I filmati di videosorveglianza del Tribunale, tra l’altro, avevano ripreso l’azione di due persone incappucciate mentre depositavano l’ordigno accanto al portone del Tribunale.

Corteo a Milano con i soliti insulti alla Meloni

Nel corteo milanese contro “guerra, carovita, governo e morti sul lavoro”, a cui stanno partecipando diverse centinaia di persone, sono apparsi striscioni contro il 41 bis e bandiere dei Fai, la federazione anarchica italiana. “41 bis tortura di Stato. Contro carcere, repressione, condizioni di vita e lavoro. Lotta di classe”, si legge su uno striscione di Assemblea cittadina milanese contro il 41 bis e l’ergastolo, che in un volantino esprime solidarietà ad Alfredo Cospito, il detenuto anarchico in sciopero della fame da oltre 4 mesi contro il carcere duro. In fondo al corteo un piccolo gruppo di manifestanti sventola le bandiere anarchiche del Fai.

Invettive al governo per il sostegno all’Ucraina

“Noto che, nonostante il rigetto della Cassazione della richiesta di Alfredo Cospito di sospendere il 41 bis, la sinistra radicale nella manifestazione di oggi a Milano continua a sostenerlo nel suo strumentale ricorso. Con questo ricorso infatti Cospito ha provato, inutilmente, a usare lo sciopero della fame per distruggere un prezioso strumento contro la mafia e il terrorismo qual è appunto il 41 bis. Con dispiacere ho notato anche che vi sono stati diversi slogan violenti contro il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Mi auguro che gli autori vengano identificati e denunciati. Lo dichiara Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia.

La sinistra radicale continua a sostenere Cospito

A tutto ciò si sono aggiunte continue invettive contro la scelta del governo italiano di sostenere l’Ucraina: uno Stato sovrano che da un anno subisce l’invasione della Federazione russa. Inoltre ripetuti attacchi alla Nato, che proprio in quest’anno, si è rivelata il vero ombrello a difesa della sovranità e la libertà del mondo occidentale contro le autocrazie emergenti. Mi chiedo se questi manifestanti, forse, non simpatizzino per i modelli autocratici a cui purtroppo, oggi dobbiamo far fronte. Ad ultimo, e specialmente riguardo alla questione dell’Ucraina, mi chiedo se questa posizione condivisa da diversi centri sociali, trovi sostengo anche nell’attuale amministrazione comunale che ha cercato, senza successo, il loro consenso nelle recenti elezioni regionali”.