Identificati i 6 uomini del commando che ha fatto fuggire Artem Uss dall’Italia

Artem Uss

Per l’evasione dell’imprenditore russo Artem Uss, i Carabinieri di Milano hanno eseguito nella provincia di Brescia e nei territori di Slovenia e Croazia, assieme all’Eurojust e alle Autorità americane, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Milano nei confronti di 6 soggetti indiziati per i reati di evasione e procurata evasione in concorso con l’aggravante del reato transnazionale. A quasi 9 mesi dalla fuga che assomiglia a una spy-story, la dinamica è stata ricostruita dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano coordinati dal pubblico ministero Giovanni Tarzia e dal Procuratore di Milano, Marcello Viola.

Artem Uss e il braccialetto elettronico che ha suonato 38 volte

Si tratta di un italiano di origine bosniaca e di 5 stranieri attualmente all’estero. Il provvedimento riguarda Artem Uss, l’imprenditore russo evaso il 22 marzo scorso dagli arresti domiciliari nel comune di Basiglio nel milanese in attesa dell’estradizione negli Stati Uniti. Su di lui pendeva infatti un mandato di arresto emesso dal Dipartimento di Giustizia americano per diversi reati con pene fino a 30 anni di reclusione. Arrestato mentre era in transito all’aeroporto di Malpensa, Uss era riuscito a fuggire grazie all’aiuto di 5 complici (anch’essi destinatari dell’ordinanza) che attraverso sopralluoghi e diverse autovetture avevano pianificato nei dettagli la fuga verso la frontiera slovena.

 

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Alberghi di super lusso non solo nel cuore di Milano ma anche in Costa Smeralda. Sono quelli che, secondo le indagini della procura di Milano, avrebbe frequentato Srdan Lolic, il 52enne coordinatore delle attività alberghiere di un hotel stellato a Belgrado e tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’evasione dai domiciliari e la fuga in Russia di Artem Uss, il figlio dell’oligarca amico di Putin e colpito pure lui dal medesimo mandato di cattura.

Come riporta il provvedimento firmato dal gip Anna Magelli, su richiesta del pm Giovanni Tarzia, titolare dell’inchiesta con il procuratore Marcello Viola e delegata ai Carabinieri, Lolic ogni qualvolta veniva in Italia, soggiornava in hotel a cinque stelle nel pieno centro di Milano. Per esempio dall’1 al 12 agosto 2022 è stato ospite di uno degli hotel di una nota catena internazionale, ristrutturato da non molto, vicinissimo a Piazza Duomo. Dopo di che ha si è spostato nei pressi di Porto Cervo, in Sardegna, in una struttura non molto diversa. Nel capoluogo lombardo, ritorna per tre volte tra il 16 febbraio e il 3 marzo scorsi, periodo di poco precedente l’evasione di Uss, dove ha alloggiato tra il quadrilatero della moda e Corso Italia.

Dopo la fuga dell’imprenditore russo, avvenuta il 22 marzo, all’indomani del via libera all’estrazione negli Usa, è stato di nuovo individuato in un relais in provincia di Alessandria. Nebojsa Ilic, altro nome che compare nell’ordinanza, sarebbe invece il suo autista personale.