Identificato e solo denunciato l’autore delle minacce bestiali a Meloni: disoccupato, con precedenti per droga

governo meloni

Ci hanno messo poco a identificare l’autore delle berstiali minacce al premier e a sua figlia. Identificato e denunciato dalla Polizia l’autore delle minacce di morte al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e a sua figlia. Su disposizione della Procura di Siracusa, personale della Polizia di Stato ha eseguito una perquisizione nei confronti di uomo di 27 anni, disoccupato, residente nella provincia aretusea, indagato per violenza privata aggravata nei confronti del Presidente del Consiglio. Gli operatori del Servizio Polizia postale di Roma avevano rilevato sull’account ufficiale Twitter del premier la pubblicazione di messaggi di minacce di morte finalizzati a evitare l’eliminazione del reddito di cittadinanza. Nonostante l’utente utilizzasse uno pseudonimo, le attività tecnico-investigative hanno permesso l’identificazione dell’uomo.

Solo una denuncia per chi minacciava di morte la Meloni e la figlia

L’autorità giudiziaria ha disposto la perquisizione domiciliare ed informatica nei confronti dell’uomo. Gli operatori specializzati del Centro di Sicurezza Cibernetica Sicilia Orientale della Polizia Postale e della locale Digos hanno proceduto al sequestro di apparecchiature informatiche e dell’account social utilizzato. Sembra che il giovane avesse anche preceenti per droga, come riporta il Corriere della Sera. Ci chiediamo se la denuncia sia sufficiente, per un soggetto che tendenziamente è molto violento, a giudicare da quello che scrive. Non sarebbe stato meglio disporre la cusodia cautelare in carcere? Speriamo solo che adesso non salti fuori che l’uomo era disturbato psichicamente, come ogni tanto si sente di persone che compiono atti di terrorismo.

La colpa è di prese di posizione sopra le righe

Solidarietà bipartisan alla premier. “Minacce a Meloni? C’è un clima molto brutto, che viene sollecitato da alcune prese di posizione politiche, decisamente sopra le righe, di chi dopo aver gridato dal balcone di palazzo Chigi che la povertà era abolita, oggi deve dare una risposta a persone che non l’hanno avuta”. Così Tommaso Foti, capogruppo di Fdi alla Camera, lasciando palazzo Chigi dopo il vertice sulla manovra. “Non gli hanno trovato lavoro”, dice con riferimento alle misure previste nel reddito di cittadinanza. “Fomentare rabbia sociale per raccattare qualche voto è pericoloso. Spero che Giuseppe Conte ci pensi un minuto e condanni senza esitazione questi violenti”, ha twittato il responsabile organizzazione del partito Giovanni Donzelli.

Solidarietà di tutti alla premier, anche da Conte

“Ferma condanna per le minacce che sono arrivate alla premier e a sua figlia. Sono gesti esecrabili, bisogna stare vicino alle istituzioni”. Così il leader di M5S, Giuseppe Conte, a margine di un evento a Torino. “Io so cosa significa perché quando ero presidente del Consiglio ho ricevuto tante minacce, in particolare durante l’emergenza pandemica – ha aggiunto – dunque condanna senza se e senza ma”. “Massima solidarietà, quando si minaccia un famiglia e una persona è sempre assolutamente inaccettabile. E’ necessario che si ripristini un clima sereno nel nostro Paese”. Così Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi-Sinistra. “Le minacce alla vita dei familiari sono oltre ogni limite. Solidarietà a Giorgia Meloni”. Lo scrive su Twitter Roberto Speranza.