Identificato l’accoltellatore: è proprio uno degli “ultimi” difesi dalla sinistra. Bonificare l’Italia
A quanto si apprende, è stato identificato l’uomo che ha accoltellato la turista israeliana il 31 dicembre scorso alla stazione Termini di Roma. Si tratta di un cittadino polacco. L’accusa nei confronti del giovane è quella di tentato omicidio. La ragazza è stata accoltellata mentre era davanti a una biglietteria automatica. I particolari soo stati diffusi dal “Corriere della Sera”. Per la Polizia si tratta di un senzatetto 24enne polacco: Aleksander Mateusz Chomiak, ricercato per furto da Grudziądz, città della Cuiavia-Pomerania. E’ uno dei tanti stranieri che abusivamente vivono e gravitano nelle nostre città, in particolare nelle stazioni. Addirittura, dice il Corriere, il 27 dicembre era stato fermato per un controllo dalle forze dell’ordine e poi rilasciato. Nei mesi scorsi aveva vagabondatosi fra Venezia e Torino. La madre lo ha cercato a lungo dopo il suo allontanamento da casa, contattato una trasmissione nazionale che trova persone scomparse.
Non sembra terrorismo ma frutto della casbah
E’ l’ora di bonificare tutta la nazione
A incastrare il giovane diverse immagini filmate che hanno ripreso l’intera aggressione e anche il suo volto. In un video si vede appunto un uomo vestito di scuro che indossa un cappello con visiera e tiene in mano una busta blu. La 24enne è di spalle, indossa uno zainetto rosso, e sta per acquistare un biglietto. L’uomo le si avvicina da dietro e sembra stringerla col braccio sul collo: forse in questa occasione sferra un primo fendente. Poi un secondo. La vittima viene scaraventata a terra, riesce a rialzarsi e sembra tentare una reazione cercando di colpire l’uomo. Lui però, con la mano destra, sferra un terzo colpo. A quel punto la ragazza si allontana stringendosi le mani all’addome mentre l’uomo scappa via nella direzione opposta, infilando nel sacchetto blu ciò che teneva nella mano destra.
Però, se non è odio razziale o terrorismo, è molto peggio: vuol dire che nessuno è al sicuro. E’ giunto il momento di bonificare stazioni, quartieri, rifugi, case abbandonat, senza più tollerare accampamenti e bivacchi permanenti di senzatetto, spesso stranieri, che liì vivono, dormono, fanni i loro bisogni, si lavano e per vivere delinquono.