Idiozia buonista di sinistra: dovremo coprire le nostre statue per non offendere nessuno?

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Ci risiamo: statue coperte? Con l’approvazione della cosiddetta Convenzione di Faro, l’Italia si sottopone a una specie di censura che potrebbe procurarci diversi problemi a livello culturale e museale. Soprattutto a Roma, dove sono raccolti ed esposti moltissimi capolavori classici. Nessuno si è dimenticato di quando, poco tempo fa, fummo costretti a coprire le statue dei Musei capitolini in omaggio alla visita di un politico iraniano a Roma. Resa culturale? Certo, perché l’accordo – “oltre alla conservazione dell’eredità culturale e il suo uso sostenibile per favorire lo sviluppo umano e la qualità della vita” (Articolo 2 del testo) – prevede anche un  meccanismo in virtù del quale chi vi aderisce deve far sì che il proprio patrimonio artistico non offenda altri popoli e altre culture…

Quando i talibani distrussero le statue buddhiste

Roba da talibani, che distrussero le statue buddhiste perché offendevano i musulmani in quanto rappresenzazioni di false religioni. E noi che dovremmo aspettarci? Ma sì, nascondimao cultura, identità e tradizioni italiane: i musulmani potrebbero offendersi. Tra i vari passaggi controversi della Convenzione ve n’è uno che recita: “L’esercizio del diritto al patrimonio culturale può essere soggetto soltanto a quellelimitazioni che sono necessarie in una società democratica, per la protezione dell’interesse pubblico, degli altrui diritti e libertà”. Ma negli anni ci siamo abituati: presepi al bando, Madonne distrutte, devastazioni nelle chiese, per i capricci di seguaci fanatici di altre religioni.

Il governo si piega ai musulmani intolleranti

Tra i primi a reagire a questa ennesima follia, Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. “Grazie alla sinistra e al M5S, la Camera approva la Convenzione di Faro che introduce il principio di limitare la fruizione del nostro patrimonio artistico e culturale per non offendere le culture altrui. Siamo alla più clamorosa resa culturale della nostra civiltà“, ha commentato su Facebook. “Fratelli d’Italia – ha proseguito la leader del partito – non si arrenderà alla sottomissione della sinistra e del governo al politicamente corretto. E continuerà sempre a difendere i simboli della nostra storia, identità e cultura”.