E certo, ora ci manca pure Ignazio Marino alla regione Lazio

In effetti una stagione folle alla regione Lazio con Ignazio Marino ci mancherebbe. Non perché siano mancati tempi bizzarri alla Pisana, ma il solo pensare che l’ex sindaco di Roma possa pensare di riaffacciarsi sulla scena politica toglie il respiro.
Non certo per particolare antipatia, visto che ormai al peggio davvero non c’è mai fine. Ma il fatto che nei Cinquestelle si pensi a Ignazio Marino per la regione Lazio lascia intuire che ormai siamo alla pesca delle occasioni. Coltellate tra alleati o ex.

Davvero Ignazio Marino alla regione Lazio?
Se ne parla da qualche giorno e tra smentite varie – Conte e Marino compresi, che fingono liti in tribunale – l’ipotesi potrebbe prendere corpo. Obiettivo randellare definitivamente il Pd, dando già per persa la partita a favore di un centrodestra che sta per scodellare il proprio candidato unitario (e senza errori).
Ieri Marino in un’intervista si è messo a parlare di sanità del Lazio, notando che la regione non avrebbe neppure un ospedale pubblico nella speciale classifica dei primi duecento al mondo. E poi di rifiuti e altro ancora con riguardo alle competenze dell’ente che va al voto. (Persino Malagrotta, che ha chiuso senza alternative…).
In generale, la voglia di tornare in campo c’è. Peccato che sarebbe un disastro per l’astio che caratterizza ogni comportamento di Marino verso qualunque altro soggetto politico.
Già immaginiamo la voglia di vendetta….
C’è bisogno di serenità e non di distruzione e immaginare una regione in preda all’isteria e alla vendetta davvero non farebbe trascorrere giorni tranquilli a nessuno.
Non dimentichiamo quel che combinò proprio lui da sindaco di Roma, quando approfittò in maniera incredibile del coinvolgimento allucinante di Alemanno in quell’inchiesta definita beffardamente Mafia capitale e poi naufragata in Cassazione. Ma servita a far affermare il verbo pentastellato proprio in Campidoglio dopo che il Pd cacciò quello che sembrava il “suo” sindaco.
Dice Marino di aver ripreso rapporti cordiali con Virginia Raggi. Non ne avevamo proprio dubbi: il campo giustizialista sempre quello è.