Ikea, oggi i responsabili dell’after market a rischio licenziamento protestano sotto al Parlamento

Sono circa un centinaio i lavoratori dell’Ikea addetti all’assistenza after market dei clienti e al montaggio della merce consegnata che rischiano di perdere il posto. Il colosso svedese infatti ha deciso da poco di acquistare una piattaforma alternativa, e di utilizzare dei tuttofare online denominati taskers. Che di fatto fungeranno da facilitatori nei confronti dell’utenza, comprese le procedure di montaggio della merce acquistata. L’idea quindi è di dismettere completamente l’assistenza fisica del dopo vendita, ma i lavoratori del comparto non ci stanno. Attualmente questo servizio è anch’esso esternalizzato, e viene svolto tramite la società Rhenus logistic. Ma chiaramente, se non ci sarà più la necessità, anche l’occupazione finirà per cessare. Così l’Ugl, che detiene circa il 90% degli iscritti tra i 100 lavoratori in quota Rhenus, si è mossa. Chiedendo ad Ikea un incontro chiarificatore, che ancora non c’è stato. Ecco il perché dello stato di agitazione. E della manifestazione di oggi a Montecitorio. Che vuole portare questo problema all’attenzione della politica nazionale. Prima che sia troppo tardi. E che altre famiglie si ritrovino improvvisamente senza lavoro e senza stipendio.

L’Ugl fa la voce grossa e chiede un incontro all’Ikea per tutelare i lavoratori a rischio

Una mobilitazione dei lavoratori post vendita di Ikea che sta bloccando decine di montaggi previsti. E che continuerà ad oltranza fino a quando Ikea non si degnerà di incontrare una delegazione della UGL che ad oggi rappresenta il 90% della squadre in carico all’azienda appaltatrice Rhenus logistic” – scrive il sindacato. Da Anagnina a Porta di Roma sono in corso sit-in e presidi, furgoni sotto gli store insieme a bandiere e striscioni.

L’Ugl vuole vederci chiaro e ha coinvolto anche l’ispettorato del lavoro “per avviare un’ispezione e verificare se la piattaforma rispetta tutte le regole sulla sicurezza sul lavoro, sulla tassazione e su quella contributiva”. 

“Nessuno si è stancato, non ci fermiamo, Ikea continua a non dare alcun tipo di risposta e questo è assurdo. Lo sciopero va ad oltranza” – ha annunciato Cristiano Bonelli, sindacalista dell’Ugl. “Abbiamo chiesto che le istituzioni intervengano su una vicenda – a suo dire – opaca. La piattaforma sta togliendo lavoro a dipendenti regolari, parte attiva nel mondo del lavoro. E’ un’ingiustizia”.
https://www.romatoday.it/economia/ikea-montaggio-mobili-sciopero-oltranza.html