Il Campidoglio fa un bando e cerca personale. Per mettere etichette e smistare la cancelleria

Non è una battuta, e non siamo sul set di uno sketch di Scherzi a parte. Il Campidoglio avrebbe licenziato un bando, proprio adesso agli inizi di ottobre. Finanziato e coperto con oltre 600 mila euro di denaro pubblico. Per assumere nuovi dipendenti, e fin qui in tempo di crisi ci può pure stare. Ma quando si leggono le mansioni individuate nella delibera che autorizza il bando, si rimane di stucco. Secondo quanto riportato dal quotidiano online il messaggero.it. Infatti l’esigenza primaria del Comune sembra sia quella di reclutare nuovi ‘etichettatori’. E personale capace di smistare pratiche e materiali di cancelleria. Proprio così, sulla stregua di quelli che un tempo venivano definiti ‘camminatori’. E che le nuove tecnologie sembravano aver definitivamente escluso dalle esigenze di una amministrazione moderna. Un po’ come in un celebre film di Paolo Villaggio. Dove un ragionier Fantozzi ormai anziano e pensionato veniva richiamato per mettere timbri in un umido scantinato. Senza contare che la pianta organica del Campidoglio non sembra così striminzita da non poter trovare al suo interno profili simili. Tra gli oltre 23.500 dipendenti non c’era proprio nessuno in grado di appiccicare le etichette sulle pratiche? Tutti troppo impegnati o troppo qualificati? Mistero.

Il bando da 600 mila euro del Comune per ‘ausilio agli uffici’ e archiviazione delle pratiche. Ma davvero non si poteva fare senza?

l’ammontare esatto del bando è di 635.703 euro e 56 centesimi. Secondo quanto riporta il messaggero.it. Soldi dei contribuenti che serviranno per assumere nuovo personale in Campidoglio. Letteralmente addetto ad ‘ausilio per gli uffici’. All’archiviazione e ad attività dedicate al pubblico. Nelle due sedi di via Ciappi e di via Ostiense. Dove si trova anche l’Ufficio multe. Ma in pratica i fortunati vincitori della selezione che cosa dovranno fare una volta assunti? Semplice. Basta leggere il bando. Consegnare copie di atti e sistemare documenti. Distribuire moduli e materiali di cancelleria. Comprese penne e block notes. E applicare etichette sui documenti a fini di inventario. Tutto annotato sulla determina 434 del 12 ottobre 2020. Firmata dalla centrale unica degli appalti di Roma Capitale. Tante volte qualcuno dei dipendenti già in servizio non fosse stato in grado di andarsi a prendere penna e carta da solo. Incredibile, ma nel crepuscolo della amministrazione Raggi succede anche questo.

Tra i futuri assunti anche addetti al video citofono e alla distribuzione dei numeretti di accesso agli sportelli

Anche addetti al controllo dei video citofoni e alla distribuzione dei numeretti salva fila. Tra i vincitori del bando che il Campidoglio ha pubblicato a metà ottobre si trovano i profili più disparati. Categorie di lavoratori che pensavamo neppure esistessero più tra i quadri dell’amministrazione. Ma possibile che nessuno degli impiegati presenti fosse in grado di incollare un’etichetta su una pratica, o di dare un’occhiata al citofono? La spiegazione viene data direttamente nella relazione che accompagna il bando. L’amministrazione comunale già da alcuni anni ha riqualificato tutti i dipendenti della categoria B. Gli unici a quanto pare che possono svolgere servizi di base. Senza rischiare un’azione per demansionamento del personale. Ecco allora che sarebbe necessario rivolgersi all’esterno. Nonostante una forza lavoro che ha un’età media di 52 anni, e della quale più del 60 per cento è sprovvisto di una laurea. E oltre 1000 unità hanno come titolo di studio la terza media. Ma mettere etichette e fare fotocopie no, per carità. Così spendiamo altri soldi. Ma per un risultato importante, come si legge sempre nella relazione al bando. ‘Garantire i più elevati standard qualitativi’ per l’utenza. E ogni ulteriore commento appare superfluo.

https://www.ilmessaggero.it/roma/news/roma_etichette_penne_comune_appalto_ultima_ora_news_21_ottobre_2020-5535840.html