Il capo delle coop rosse Buzzi resta ai domiciliari. Come tutti noi…

salvatore buzzi

Salvatore Buzzi resta a casa. Come tutti noi. Il tribunale del Riesame ha rigettato il ricorso presentato dalla Procura generale della Corte d’appello di Roma contro la scarcerazione di Salvatore Buzzi, ai domiciliari dallo scorso dicembre. L’ex “ras” delle cooperative rosse era stato scarcerato dopo 5 anni di detenzione in seguito all’istanza presentata dai suoi legali alla luce della sentenza della Cassazione sul processo sul Mondo di Mezzo, che ha fatto cadere l’accusa di mafia. Quindi, non più mafia capitale, come l’avevano chiamata i giornaloni.

Buzzi rimarrà nella sua casa di Roma

Buzzi quindi resterà ai domiciliari nella sua casa di Lunghezza, nel comune di Roma. Soddisfatti i legali: “Il Tribunale della Libertà ha recepito la nostra impostazione già condivisa dalla Corte d’Appello”. Cosi’ all’Adnkronos gli avvocati Alessandro Diddi e Piergerardo Santoro, difensori di Salvatore Buzzi, dopo la decisione del Tribunale del Riesame che ha rigettato il ricorso presentato dalla Procura generale della Corte d’appello di Roma. Buzzi resta dunque ai domiciliari. “La procura generale deve prendere atto che la posizione di Buzzi – sottolineano – sta pervenendo alla sua corretta definizione”.

Il capo delle coop ha scritto un libro sulla vicenda

Buzzi tra l’altro a marzo avrebbe dovuto presentare il suo libro, Se questa è mafia, che tratta della nota vicenda dlele cooperative. Poi la casa editrice Mincione ha ritenuto di dover rinviar ela presentazione. Buzzi, dalle colonne del quotidiano romano Il Tempo ha fatto sapere che alla prossima presentazione del libro dirà come stanno le cose. Il capo della cooperativa 29 giugno, dice anche: “Tutti mi cercavano e mi chiedevano favori fino a poche ore prima dell’arresto. Dopo politici e collaboratori, anche molto vicini, hanno fatto finta di non sapere nulla di ciò che accadeva e addirittura di scandalizzarsi. Ma parlerò alla presentazione”. E precisa, al Tempo: “Non sfuggo alle mie responsabilità. Voglio solo che la gente sappia come sono andate le cose”.