Il Cdr del Tg2 replica ad Anzaldi: “È grave dire che non facciamo servizio pubblico”

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“E’ grave instillare il dubbio che i giornalisti del servizio pubblico non facciano fino in fondo il loro dovere, omettendo di dare voce ai protagonisti, quando questo, invece, puntualmente avviene. Ci riferiamo all’accusa che l’on. Anzaldi rivolge all’intera RAI di non aver dato voce ai magistrati Pier Camillo Davigo, Sebastiano Ardita e Nino Di Matteo, dopo le presunte rivelazioni dell’avvocato Pietro Amara.
Per quanto riguarda il Tg2, in particolare, rivendichiamo di essere stati il primo telegiornale a interpellare i tre magistrati. In particolare, il dott. Davigo e’ intervistato il 30 aprile (edizioni delle 13, 18,15 e 20,30), il dott. Ardita il 3 maggio (edizione delle 20,30, e delle 8,30 della mattina successiva), mentre il dott. Di Matteo e’ stato ospite in studio a Tg2 Post il 21 maggio scorso. Quando formula le sue accuse forse l’on. Anzaldi potrebbe cercare di documentarsi con maggiore accuratezza, cosi da evitare di instillare in chi ne legge le dichiarazioni il sospetto di inesistenti volonta’ di copertura, o connivenza. La completezza dell’informazione rimane il nostro costante impegno”. Lo afferma in una nota il Cdr del Tg2.

Ecco che cosa aveva detto Anzaldi

Nella sua nota, il deputato renziano aveva lamentato la scarsa visibilità alle toghe, sul caso Amara: “Anche per la prossima stagione – ha attaccato – continueremo ad avere una predominanza sull’informazione delle tv commerciali, perché la Rai continuerà ad avere palinsesti totalmente insufficienti e inadeguati sul campo dell’approfondimento giornalistico. Solo per restare alla questione giustizia e Csm, il discusso avvocato Amara ha dato a una tv commerciale la sua prima intervista in esclusiva, ma lo stesso hanno fatto i magistrati Davigo, Ardita, Di Matteo, per citarne alcuni. Perché non si sono rivolti alla Rai?”.

Il Tg2 risponde alle accuse del renziano

Il Segretario della Vigilanza fornisce anche la sua risposta all’interrogativo di cui sopra. “Perché il servizio pubblico evidentemente non ha trasmissioni giornalisticamente adeguate in prima serata, talk show sono stati quasi tutti chiusi e quelli che rimangono di certo non brillano quantomeno per autorevolezza. Mentre La7 e Mediaset continuano ad aprire nuovi spazi di informazione in prima serata, la Rai congela per un altro anno palinsesti senza informazione”. Oggi è arrivata la replica immediata del Cdr del Tg2 diretto da Gennaro Sangiuliano.