Il centrodestra di governo boccia la svolta a sinistra di Draghi: “Grande stupore per la scelta di puntare sulla mozione Pd”

mozione Casini (1)

“Forza Italia, Lega, Udc e Noi con l’Italia hanno accolto con grande stupore la decisione del presidente del consiglio Mario Draghi di porre la questione di fiducia sulla risoluzione presentata da un senatore – Pierferdinando Casini – eletto dalla sinistra. Il presidente Silvio Berlusconi questa mattina aveva comunicato personalmente al Capo dello Stato Sergio Mattarella e al presidente del consiglio Mario Draghi la disponibilità del centrodestra di governo a sostenere la nascita di un esecutivo da lui guidato e fondato sul ‘nuovo patto’ che proprio Mario Draghi ha proposto in Parlamento. La nostra disponibilità è stata confermata e ufficializzata nella proposta di risoluzione presentata dal centrodestra di governo in Senato”. E’ quanto si legge in una nota del centrodestra di governo.

Draghi e la fiducia, contatti fitti tra Meloni e Salvini

Sono intanto ripetuti i contatti in queste ore tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Lo fanno sapere fonti dei due partiti.  “Adesso basta, tiriamo una riga e andiamo oltre. Non voteremo la fiducia senza tatticismi: vogliamo stare lontano dai suoi falsi amici, dai suoi falsi alleati, dal falso amor di Patria, dal falso senso di responsabilità, da un Parlamento dominato dalla paura del voto che pensa soltanto a sopravvivere. Lavoriamo per un nuovo Governo serio, forte e responsabile. Ma questo Governo non è quello che decidono i mille sindaci del Pd, è quello che decidono milioni di italiani il giorno delle elezioni”. Lo ha affermato il capogruppo di Fdi al Senato, Luca Ciriani, nella dichiarazione di voto sulla fiducia posta sulla risoluzione sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi.

“Tutto il suo discorso -ha proseguito l’esponente di Fdi rivolgendosi al premier- è stato costruito per compiacere il Partito democratico e la sinistra, non una parola a favore del centrodestra e delle sue proposte. Noi non mettiamo a rischio l’Italia, quello che è a rischio non è l’Italia ma il sistema di potere che il Pd ha costruito dal dicembre 2011 quando hanno cacciato Berlusconi. La nostra serietà l’abbiamo dimostrato in politica estera quando ci siamo schierati a fianco dell’Italia, dell’Unione europea, della Nato e dell’Ucraina”.

“Quelli che l’hanno applaudita questa mattina -ha concluso Ciriani- sono gli stessi che l’hanno boicottata il giorno che doveva salire al Quirinale, sono persone che la elogiano in pubblico e la tradiscono in privato”.

Bernini: “Forza Italia non voterà la fiducia a Draghi”

“La fiducia posta oggi andava costruita su altre basi. Noi abbiamo cercato di proporre un nuovo patto, che abbiamo enucleato in una risoluzione del centrodestra di governo, che purtroppo è caduta. Nel suo intervento abbiamo percepito nei confronti del centrodestra un biasimo che ci ha lasciato francamente molto perplessi. Gli sfarinamenti non li abbiamo cercati noi, la tela che noi tessevamo sono stati altri a disfarla”. Lo ha detto la capogruppo di Fi, Anna Maria Bernini, annunciando che i senatori azzurri non parteciperanno al voto sulla risoluzione Casini, sulla quale il governo ha posto la fiducia.

“La crisi non è stata provocata nè voluta da Fi – ha aggiunto Bernini – fino alla fine abbiamo cercato uno spiraglio, una exit strategy che ci avrebbe permesso di proseguire questo cammino comune. Una soluzione di mediazione che, purtroppo, non è stata ascoltata. Con amarezza annuncio che il gruppo di Fi non parteciperà al voto sulla fiducia posta dal governo solo sulla risoluzione Casini”, ha concluso Bernini.