Il centrodestra preoccupato: inaccettabile il comportamento di Emiliano, l’Antimafia lo convochi

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Non si placano le polemiche dopo le parole del governatore pugliese Emiliano, il centrodestra ne chiede le dimissioni mentre la sinistra tace. “Dopo la sconcertante ‘rettifica’ di Emiliano in merito al vergognoso episodio di richiesta di ‘affidamento’ di Decaro alla sorella di un noto boss mafioso locale, ‘rettifica’ che non smentisce ma anzi purtroppo pienamente conferma nella sostanza i fatti, le immediate scuse di fronte alla comunità pugliese e di tutta Italia, unitamente alle dimissioni, appaiono ormai l’unica soluzione praticabile”. Lo afferma la deputata di Fratelli d’Italia, Alessia Ambrosi.

La “rettifica” di Emiliano peggiore del buco…

“Proprio la ‘rettifica’ – aggiunge – ha reso infatti del tutto insostenibile una situazione che per i due era già assai complicata. Si volti pagina, si passi all’antimafia dei fatti e non dei comportamenti equivoci a doppio senso: perché se si è minacciati dalla criminalità si va in Procura, dalla Polizia di Stato o dai Carabinieri, non certo a parlare con i parenti dei mafiosi per chiedere protezione”.

Gasparri: sconcertante il comportamento di Emiliano

Della stessa opinione il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri: “Noi siamo garantisti. E quando un boss minaccia un politico riteniamo che ci si debba rivolgere alla Procura della Repubblica competente. Invece Emiliano ha raccontato, davanti a tutti, che se durante il suo percorso di amministratore incrociava le minacce dei boss andava a casa della famiglia del boss per affidargli l’assessore, ha usato lui la parola ‘affido’ , che era al tempo Decaro. Un racconto sconcertante. Inquietante. Un ex magistrato, già Sindaco e ora Presidente della Regione di fronte alle minacce non trova di meglio che andare nella casa del boss per dire ai parenti ‘ti affido l’assessore’.

“Confermati gli intrecci di cui si parla in questi giorni”

É questo il senso della legalità di Emiliano e di Decaro? – prosegue Gasparri -. Negoziare con chi minaccia? In questi casi si fa una bella denuncia. Ma evidentemente le regole di Emiliano e di Decaro sono altre. Questo racconto è veramente allucinante e penso che ci sia lavoro per la Commissione antimafia, nonché la conferma degli intrecci di cui si parla in questi giorni. Essere garantisti vuol dire rispettare la legalità, rivolgersi alle strutture dello Stato, non alle abitazioni dei parenti dei criminali”.

La Lega chiede la convocazione di Emiliano in Antimafia

La Lega chiede la convocazione di Emiliano in Antimafia. “Emiliano ci ha informato che ‘l’antimafia di Decaro è nata a casa della sorella del boss Capriati’. Una rivelazione agghiacciante e inquietante perché oltre alla frequentazione Emiliano spiega di aver ‘affidato’ Decaro alla famiglia del boss. Tutto questo è sconvolgente. Chiederò in commissione Antimafia la convocazione del governatore”. Così il senatore Gianluca Cantalamessa, responsabile del dipartimento Antimafia della Lega e capogruppo in commissione. E poi: “Anni e anni di educazione dei giovani sui valori dell’antimafia per poi scoprire che un magistrato eletto sindaco fa proteggere un proprio assessore – poi diventato anche lui sindaco – dalla sorella di un boss. Come possiamo spiegare ai giovani un fatto così grave?”. diceil deputato Luca Toccalini, segretario Federale Lega Giovani.

Foti: inaccettabile il giustificazionismo di Emiliano

Per Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, “il giustificazionismo postumo del governatore Emiliano, all’indomani delle sue esternazioni pubbliche in piazza a Bari, dove ha confessato di aver raccomandato l’allora assessore e oggi sindaco Decaro alla sorella di un boss, è comico e inaccettabile. Se si fosse così comportato un presidente di Regione di centrodestra le sinistre avrebbero gridato allo scandalo, alle dimissioni, chiedendo di perquisirgli anche casa e ufficio. Conte e Schlein hanno sentito e non hanno nulla da aggiungere? Oppure concordano con Emiliano che con i parenti dei boss si può anche dialogare quando serve a qualche amico?”.

Anche Italia Viva contro il governatore

“Le parole di Michele Emiliano sono gravissime: evidenziano un metodo, il metodo Emiliano, che noi conosciamo bene. Un modello di Puglia e Mezzogiorno che non sarà mai il nostro e che abbiamo combattuto e combattiamo. Sono fiera di essere parte dell’unico partito di centrosinistra- e ribadisco, l’unico- all’opposizione del Governatore Emiliano ma anche dell’uomo Emiliano e dei suoi metodi”. Lo afferma la dirigente di Italia Viva Teresa Bellanova.