Il Comune abbandona lo sport di base. Cochi (FDI), scelta miope e incomprensibile

Foto Roma Today. Il Comune di Roma sembra davvero aver abbandonato lo sport di base e le associazioni dilettantistiche presenti sul territorio. Proprio mentre altre città italiane vanno nella direzione opposta. Congelando i canoni di locazione per tutto il periodo del lockdown, e più in generale da marzo a dicembre del 2020. Si tratta di quegli affitti che devono pagare ai Municipi i concessionari delle diverse palestre comunali, spesso ubicate dentro alle scuole. Che negli orari pomeridiani vengono aperte al pubblico, per le varie discipline sportive. Basket, Volley e molto altro. Al servizio dei quartieri e spesso di un’utenza giovane. Ragazzi che altrimenti sarebbero abbandonati a ciondolare seduti sul solito ‘muretto’. Ma non mancano i corsi dedicati agli anziani e alla terza età, con balli di gruppo, ginnastica posturale e moltissime discipline che vanno per la maggiore. Il tutto offerto a prezzi ‘sociali’.

Lo sport di base è fermo da marzo

Purtroppo però dalla scorsa primavera a causa del covid è tutto fermo. Tranne che gli affitti che le ASD (associazioni sportive di base ndr) sono comunque costrette a pagare puntualmente all’amministrazione. Cosi a giugno l’assemblea capitolina ha votato all’unanimità una delibera, presentata dai Cinque stelle come un grande successo. Nella quale appunto si prevedeva che i canoni di locazione venissero bloccati. Peccato però che il 30 novembre sia arrivata la conseguente variazione di bilancio in Aula Giulio Cesare. E che le cosiddette ‘spese minori’ siano state stralciate dal documento. Risultato, niente copertura per i canoni arretrati. E per lo sport di base rischia di essere il ‘de profundis’.

Cochi (FDI), il comune di Forlì ha messo 200 mila euro per sospendere i canoni degli impianti sportivi. Ma a Roma dormono

Sulla vicenda della mancata sospensione dei canoni di locazione degli impianti sportivi comunali a carico delle associazioni dilettantistiche è intervenuto anche Alessandro Cochi, dirigente romano di FDI. E già delegato allo Sport di Roma Capitale tra il 2008 e il 2013. “Il comune di Forlì eroga ai gestori di impianti sportivi comunali contributi straordinari per l’anno 2020. A seguito degli effetti dell’emergenza epidemiologica da covid 19. Ben 200 mila euro per questa annualità, con un massimo di 25 mila euro a gestore. Questo è solo un esempio di quanto sta accadendo in giro per l’Italia – ha dichiarato Cochi a 7Colli. Ma a Roma non sono stati nemmeno capaci di annullare i canoni di locazione. La delibera che ormai due mesi fa avrebbe dovuto dare delle opportunità di sostegno non è stata nemmeno portata all’attenzione dei concessionari”, ha concluso Cochi. “E dai riscontri effettuati in alcuni casi sarebbe perfino inapplicabile”.

La soluzione del Comune non funziona

La delibera di sospensione dei canoni di locazione per i concessionari di impianti sportivi di base è ferma. Impantanata tra mancanza di coperture e burocrazia. Cosi i Municipi stanno chiedendo regolarmente il pagamento degli affitti. Anche se da marzo tutte le attività sono ferme. Una situazione insostenibile per tutto lo sport di base, e allora dal Campidoglio hanno cercato un’altra soluzione. Come ha dichiarato alla stampa il consigliere capitolino e presidente di commissione in quota M5S Angelo Diario. L’assessore al bilancio Lemmetti ha spiegato ai Municipi come uscirne, ha dichiarato Diario in un’intervista a Roma Today. Dovranno prevedere un ristoro per le associazioni dilettantistiche. Per compensare il pagamento dei canoni. Un contributo ‘a babbo morto’ insomma, del quale però nessuno sui fida. Anche perchè le cifre in ballo non sono chiare. Cosi come la fattibilità dell’operazione, e le modalità dei rimborsi. Per ora quindi restano sul tavolo solo gli affitti scaduti da pagare. E il rischio concreto che lo sport di base a Roma abbia subito davvero il colpo finale.

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