Il Coni ricorda la figura e il pensiero di Papa Giovanni Paolo II: l’impego per la pace e per le donne

Ratzinger Giovanni Paolo II
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Speciale la conferenza stampa presso il Salone d’Onore del Coni a Roma, dedicata alla figura del grande mistico, il Papa polacco Karol Wojtyla. In moltissimi hanno risposto all’invito di Nino Capobianco, giornalista e ideatore del premio impegnato da molto tempo nella lotta contro la violenza sulle donne. Importante anche il tavolo dei relatori: Riccardo Ferretti, Presidente della Camera di Commercio Industria Italia/Ucraina, Gabriella Lavorgna, Presidente della Fondazione Mandir per la Pace, l’avvocato Caterina Grillone, Presidente dell’Associazione. “Per la gente tra la gente”, Nino Capobianco , Silvia Salis, vice Presidente vicario del Coni, Maria Veronica Rossi, europarlamentare e membro della commissione Femm che si occupa della lotta alla violenza sulle donne, e Nadia Bengala amatissima Miss Italia.

Gli intervenuti al convegno

Sono intervenute Elena Pacella e Ottavia Poli,  primarie rispettivamente del reparto Oftalmico e Odontoiatria geriatrica del Policlinico Umberto I di Roma, Valeria Masciullo e Daniela Andreina Terribile dell’ospedale Gemelli di Roma, Cristina Di Silvio, Direttore dell’International relation for the European community for United States, che porterà nei prossimi giorni a Washington il premio con l’immagine di Karol Wojtyla. A 18 anni dalla sua scomparsa la figura, l’esempio  e gli insegnamenti di Papa Wojtyla sono piu presenti e forti che mai. Le sue ultime parole furono rivolte proprio ai giovani in piazza San Pietro in uno degli ultimi discorsi, fu profetico,  dicendo con forza e determinazione “mai piu la Guerra”, quella guerra che lui aveva vissuto da vicino e che mai nessuno avrebbe potuto immaginare potesse accadere di nuovo.

Ricordata la guerra in Ucraina

Oggi assistiamo nuovamente a eventi che coinvolgono molto duramente la popolazione civile, esposta a continua violenza. “Quando ci si trova in scenari di guerra la considerazione dell’avversario in quanto essere umano è differente da una situazione di pace”, dice Riccardo Ferretti e prosegue: “L’avversario diventa qualcosa da distruggere e svilire non solo fisicamente ma anche psicologicamente. Con la Camera di Commercio Italia/Ucraina stiamo lavorando per unire gli sforzi, le sinergie per poter fare tornare al piu presto la normalità in queste Nazioni “. Purtroppo violenza e prevaricazioni non appartengono solo alle guerre ma sono molto piu subdolamente presenti nella società civile di quanto si creda. Non passa giorno senza almeno una  notizia di un femminicidio, di violenze sui minori o di minori che commettono reati.

Giovanni Paolo II: I giovani hanno bisogno di una guida

Maria Veronica Rossi commenta: “I casi di cronaca dimostrano che la storia non cambia, questa battaglia si combatta soprattutto dal punto di vista culturale le donne devono essere libere di vivere la loro vita ,di fare le loro scelte. Come diceva San Giovanni Paolo II i giovani hanno bisogno di una guida. Tutti insieme bisogna lavorare su generazioni che un domani a loro volta saranno genitori.” Dello stesso avviso  anche Caterina Grillone che insiste sulla centralità della famiglia e della educazione che in quanto prima istituzione dello Stato è chiamata a imprimere ai giovani,e prosegue dicendo:” Educare i nostri figli vuol dire educare il futuro, ma educare in primis i genitori.” Anche secondo la dottoressa Stabile è fondamentale aiutare le famiglie e ripristinare la sinergia scuola/famiglia.

L’istituzione della famiglia in grande affanno

In tutti gli interventi si evince chiaramente che l’istituzione famiglia è in grande affanno,e famiglia significa società futura. E’ infatti in famiglia che si determina, per la maggior parte, l’adulto di domani attraverso gli esempi di vita, i comportamenti, le interazioni sociali ricevuti e assorbiti proprio in quel nucleo che così determinante per ogni essere umano, ma spesso lasciato solo in balia degli eventi. Ma quale sia il significato di questo premio lo ha spiegato molto bene Silvia Salis: ” Papa Wojtyla aveva molto a cuore i giovani e le donne, particolarmente quando coinvolti in situazioni difficili o nelle guerre. Questo è un premio dedicato al futuro, bisogna lavorare per le nuove generazioni per assicurare a chi verrà dopo di noi un mondo senza guerre e senza violenza.”

Il ricordo di Nino Capobianco

Unità di intenti collaborazione e grande, grandissimo impegno ,questa la ricetta per sconfiggere un morbo che nella sua sua assurdità è assolutamente trasversale, appartiene a tutte le etnie, a tutti i ceti sociali.
Nino Capobianco ha condiviso un ricordo personale molto bello proprio con il Santo Padre: “Ho partecipato come giornalista a due giornate mondiali della gioventù: in una occasione Papa Wojtyla mi regalò una poesia scritta da lui  intitolata “Mai piu guerra”. Dopo diversi anni ho pensato di musicare questo testo e farlo cantare alle donne ,non a cantanti famose , ma alle donne “famose” nel loro campo, nella loro professione,per dare voce a tutte le donne.