Il consiglio di Storace alla Meloni: “Giorgia si scelga bene la burocrazia, per governare bene è fondamentale”

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«Sono contento come una Pasqua. Adesso però voglio dare qualche consiglio a Giorgia, si scelga bene la burocrazia. Perché alla fine il nodo è quello. Non puoi pensare che bastino i ministri per governare bene: occorre sfondare il muro nemico di chi può voler giocare una partita diversa dalla tua. Dunque deve prestare molta attenzione alle prime nomine». Così Francesco Storace in una lunga intervista a La Verità.

Storace a Giorgia: “Occhio ai burocrati ostili”

Il vero nemico che può ostacolare il governo sono loro: le sabbie mobili dei burocrati, spiega l’ex governatore del Lazio ed ex ministro della Salute. «Sì, e sono contento che la responsabilità per la gestione del Pnrr sia finita a un ministro come Raffaele Fitto. Mi auguro che la discussione sui fondi europei venga accentrata, senza smarrirsi in troppi rivoli. E’ giusto dialogare, ma senza perdersi per strada». Storace ha anche un suggerimento per gli esponenti di Fratelli d’Italia. «Adesso che sono entrati nella fase della maturità: siano meno suscettibili di fronte alle critiche. Lo dico perché voglio bene a quella comunità. Bisogna essere più tolleranti verso le critiche, e adesso che guidano la nazione mi aspetto che lavorino anche su questo». 

“Salvini da ministro delle Infrastrutture può fare molto bene”

Storace parla anche dalle frizioni interne al centrodestra:  «Ho scambiato qualche riflessione con Matteo Salvini, e l’ho visto assolutamente disponibile a lavorare in armonia. Le elezioni sono lontane, e io la gelosia non la vedo più. Poi certo, competition is competition: ma alla fine governare insieme con serietà è interesse comune. Salvini ministro delle Infrastrutture tornerà a girare l’Italia, sul territorio, stringerà legami importanti con gli amministratori locali. E se lui indovina il passo sulle Infrastrutture, sono solo glorie». E sui presunti mal di pancia in Forza Italia, taglia corto: «Quale mai potrebbe essere lo scopo di una rottura: tornare alle elezioni e perdere pure ciò che ti resta?».

“La grande forza di Giorgia Meloni? La concretezza”

«Le immagini del giuramento me le sono proprio gustate», prosegue Storace, ricordando gli alti e bassi con la nuova premier. «In principio litigammo sui simboli: in quello del mio partito, “La Destra”, avevo messo la fiaccola, e lei diceva che era un’esclusiva di Azione Giovani. Poi ci scontrammo quando si candidò al Campidoglio. Più tardi mi volle fortemente alla direzione del Secolo d’Italia, e toccai il cielo con un dito». Insomma, avete sempre ricucito? «Meloni non è certo una donna che si lascia guidare dai pregiudizi personali: conta la concretezza, quella che in politica ti tiene in piedi».