Il coronavirus allenta la presa? Buone notizie dallo Spallanzani

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Il coronavirus rallenta? Sembra di sì, almeno a Roma. I test fino ad oggi su 68 pazienti. Di questi, 62, risultati negativi al test, hanno lasciato l’istituto. Sei pazienti sono tutt’ora ricoverati. Tre sono i casi confermati di CoVid- 19 (la coppia cinese ed il giovane proveniente dalla Cecchignola)”, si legge nel bollettino quotidiano dell’Istituto Spallanzani di Roma.

Coronavirus, il ricercatore sta meglio

Il giovane ricercatore contagiato dal coronavirus e ricoverato allo Spallanzani ”sta molto meglio e potremmo decidere di ridurre il suo livello di isolamento nei prossimi giorni”. Lo hanno detto i medici a margine della lettura del bollettino quotidiano all’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma.

Anche la coppia di tursiti cinesi positivi al coronavirus e ricoverata all’Istituto Spallanzani di Roma potrebbe lasciare nei prossimi giorni la terapia intensiva se continuano a migliorare le condizioni di salute come evidenziato negli ultimi bollettini dei medici.

19 italiani hanno lasciato la Cecchignola

Diciannove dei 55 italiani rimpatriati da Wuhan, che hanno trascorso il periodo di isolamento alla cittadella militare della Cecchignola, hanno lasciato oggi la struttura militare. A quanto si apprende, i restanti 36 lasceranno invece nella giornata di domani gli alloggi allestiti nel Centro sportivo olimpico dell’Esercito.

Il ministro della Salute Roberto Speranza è andato alla Cecchignola per l’incontro con gli italiani rimpatriati da Wuhan che hanno finito l’isolamento e, tra oggi e domani, andranno via dalla cittadella militare. “Con un volo dell’Aeronautica siamo andati a prenderli e abbiamo fatto la scelta giusta della quarantena”, ha ricordato Speranza sottolineando che ora gli italiani rimpatriati che hanno finito il periodo di isolamento “possono finalmente tornare alla loro quotidianità.

Il piano speciale del governo

Dispenser con disinfettanti per le mani alle fermate della metro, nelle stazioni dei treni, negli aeroporti e negli spazi pubblici più affollati. Per garantire il massimo livello d’igiene e contrastare anche la possibile diffusione del coronavirus. E’ il piano speciale a cui sta lavorando da giorni la task force, guidata dal ministero della Salute e istituita il 22 gennaio scorso per gestire l’emergenza coronavirus.