Il coronavirus non rallenta, nonostante le misure messe in atto da Conte e compagni

Niente da fare, il coronavirus non rallenta, nonostante le misure draconiane messe in atto dal governo grillincomunista. Sono 13.908 i contagi da coronavirus in Italia oggi, secondo i dati del bollettino della Protezione Civile pubblicato dal ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 316 morti, che portano il totale a 93.045 dall’emergenza legata all’epidemia di covid-19. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 305.619 tamponi, con un indice positività al 4,55%. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 2.095, con un calo di 31 unità.
Coronavirus, aumentano i morti nel Lazio
“Oggi su oltre 11 mila tamponi nel Lazio (-1.277) e oltre 18 mila antigenici per un totale di oltre 29 mila test, si registrano 1.089 casi positivi (-182), 34 i decessi (+3) e +2.806 i guariti. Diminuiscono i casi, i ricoveri e le terapie intensive, mentre aumentano i decessi. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 9%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende sotto il 4%. I casi a Roma città tornano sotto a quota 600. Circolazione varianti nel Lazio tra le più basse d’Italia, ma atteso incremento, situazione delicata bisogna mantenere alta l’attenzione”. Lo ha riferito l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, al termine della videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19.

I medici caduti salgono a 313
Salgono a 313 i medici morti in Italia durante la pandemia di Covid-19. Ornella Puxeddu, medico di medicina generale in pensione, attiva come libero professionista, è l’ultima vittima ricordata nell”elenco caduti’ aggiornato dalla Fnomceo, Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri. L’indice Rt in Italia sale a 0.95. Lo apprende Adnkronos Salute al termine della riunione della Cabina di regia sull’emergenza coronavirus. La scorsa settimana l’indice Rt era a 0.84. Secondo la bozza del report Iss-ministero -relativo al periodo 1-7 febbraio con dati aggiornati al 10 febbraio- l’indice Rt è superiore a 1 in 7 regioni.
Molte regioni cambiano colore
Per la seconda settimana, si evidenziano segnali in controtendenza: rallenta il calo dei nuovi casi e si rischia un nuovo rapido aumento diffuso. Nella mappa dell’epidemia in Italia, Umbria e provincia di Bolzano sono considerate a rischio alto. Sono 10 le regioni a rischio moderato, 9 quelle a rischio basso. Zona arancione per Toscana, Liguria, Abruzzo e provincia di Trento. Sono queste le regioni che a partire da domani cambieranno fascia di rischio Covid. La Sicilia, invece, torna in zona gialla da lunedì.