Il coronavirus placa la sua furia ma più morti. Salvini: “Basta allarmismi”

coronavirus chiudere prima e non dopo (2)

Sono 7.351 i contagi da coronavirus in Italia oggi, 15 febbraio, secondo i dati del bollettino della Protezione Civile pubblicato dal ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 258 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 179.278 tamponi, meno dei giorni scorsi, e l’indice di positività è al 4,1%. Sono 2.089 i pazienti in terapia intensiva (+4 da ieri), mentre il totale dei dimessi/guariti sale a 2.237.290 (+11.771). “Oggi su oltre 11mila tamponi nel Lazio (+2.079) e oltre 4mila antigenici, per un totale di oltre 15mila test, si registrano 760 casi positivi (-49) al Covid, 34 decessi (+23) e 1.885 i guariti.

Il coronavirus colpisce il Lazio

Diminuiscono però nella nostra regione i casi, i ricoveri e i pazienti nelle terapie intensive, mentre salgono i decessi. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 6%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende al 4%. I casi a Roma città sono sotto quota 400″. E’ questa la sintesi dei dati sull’andamento della pandemia del Lazio, riferiti oggi dall’assessore alla Sanità della Regione, Alessio D’Amato.

Salvini: ora cambiare passo

Salvini attacca. “Spero che con il nuovo governo finisca anche la stagione degli allarmismi su giornali e Tg. Noi proponiamo che la comunità scientifica si metta intorno a un tavolo, decisa, numeri alla mano e poi, in base ai numeri e alle decisioni, comunichi. Non è possibile che ci sia qualcuno che si alza la mattina, gettando nel panico milioni di italiani, parlando di morti e chiusure senza che ne abbia discusso con altri”. Lo ha detto il segretario della Lega in una dichiarazione a tv, radio e giornalisti. “Se qualcuno 10 giorni fa ha detto a migliaia di imprenditori organizzatevi per ripartire e poi poco prima della ripartenza ci ripensa, allora ha sbagliato, prima o dopo – ha aggiunto Salvini -.

Finisca l’èra Conte-Casalino

Ma, insomma, questi sono gli strascichi del Conte II, vediamo di dare un cambio di passo. I ministri nominati da Draghi hanno la nostra fiducia, l’importante in alcuni casi sarà cambiare la squadra dei tecnici, perché di allarmi e di sciagure dalla sera alla mattina, gli italiani ne hanno sentiti fin troppi”. “Il modello Conte-Casalino che abbiamo superato prevedeva gli annunci la domenica che ti cambiavano la vita il lunedì. Da questo punto di vista, quando il governo sarà in carica, chiederemo una maggiore condivisione, programmazione, previsione”, ha rimarcato Salvini.

Accelerare sul ritorno alla vita

“Arcuri ha fra le altre cose sul tavolo il dossier dell’Ilva e dei vaccini e non mi pare stia risolvendo molte delle questioni aperte. Quindi sicuramente avrà bisogno di una mano. L’Italia – ha poi aggiunto Salvini riferendosi al consulente del ministro della Salute, Walter Ricciardi – è piena di bravi medici che non sentono la necessità di parlare tutti i giorni in tv e terrorizzare le persone. Ne parleremo con il presidente Draghi che avrà piena libertà di scelta. Noi non chiediamo niente ma un cambio di passo sì”. La Lega, ha evidenziato, si è messa in moto in vista dell’avvio del governo perché il “tema è accelerare, sulla salute, sul lavoro e sul ritorno alla vita. Ne ho parlato anche con il presidente Draghi. Su questo noi saremo assolutamente leali, coerenti e collaborativi”.