Il Covid continua a mordere: oltre 28mila contagi e 123 morti. I medici: ci prepariamo al peggio

covid 25 maggio (2)
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Sono 28.064 i nuovi casi positivi al Covid-19, 123 i morti. E’ quanto riportato nel bollettino quotidiano del Ministero della Salute. Oggi sono stati 697.740 i tamponi effettuati per un tasso di positività al 4%. Ancora: 7.576 i ricoverati (+56 da ieri), 953 in terapia intensiva (+30) con 95 ingressi in 24 ore. Sale anche il numero dei guariti: 12.430.

Nel Lazio più contagi e ricoveri ma neno decessi

Oggi nel Lazio “su 23.844 tamponi molecolari e 40.298 tamponi antigenici per un totale di 64.142 tamponi, si registrano 2.409 nuovi casi positivi (+288), sono 6 i decessi (-4), 832 i ricoverati (+4), 112 le terapie intensive (+1) e +854 i guariti. il rapporto tra positivi e tamponi è al 3,7%. I casi a Roma città sono a quota 1.085”. Lo evidenzia l’assessore alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato nel bollettino al termine dell’odierna videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle asl e aziende ospedaliere, policlinici universitari e l’ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Nelle province si registrano 643 nuovi casi e un decesso.

Dieci sospetti casi di Omicron a Firenze

Il laboratorio di microbiologia dell’ospedale fiorentino di Careggi, ha individuato 10 casi Covid di sospetta variante Omicron. Si tratta di 7 donne e 3 uomini, residenti nel territorio della Toscana centrale e di età compresa tra gli 11 e i 60 anni. Lo rende noto la Asl Toscana Centro. L’accertamento è conseguente allo screening sistematico effettuato dal laboratorio sui tamponi molecolari processati, che ha evidenziato alcune mutazioni caratteristiche della variante. Sarà comunque effettuato il sequenziamento per la conferma definitiva. I soggetti interessati, tutti in isolamento, stanno generalmente bene o hanno una sintomatologia contenuta, precisa la Asl.

La Asl: fate la terza dose, Omicron va veloce

E’ in corso il tracciamento dei relativi contatti che in questi casi prevede una ricostruzione dei percorsi ancora più approfondita al fine della rapida emanazione dei provvedimenti di quarantena. “Fate la terza dose – raccomanda la direzione generale della Asl, rivolgendo l’appello ai cittadini -. Omicron si sta diffondendo ma è importante che le persone accedano alla somministrazione della terza dose con fiducia: saremo tutti più sicuri. Oltre a questo resta fondamentale continuare a proteggersi con il distanziamento e la mascherina. Non ci dobbiamo allarmare ma comunque continuare a tenere alta la guardia”.

I medici: riapertura e ampliamento dei reparti Covid

“Qualsiasi intervento preso oggi” sulla curva epidemica “avrà dei risultati tra 15-20 giorni. Questo vale per lockdown per vaccinati o meno, mentre le Regioni in zona gialla non servono a nulla. La variante Omicron corre e ci sarà un impatto, come già si vede, prima sui ricoveri in area media e poi sulle terapie intensive. Ci stiamo preparando al peggio, le aziende sanitarie stanno organizzando la riapertura e l’ampiamento dei reparti Covid. Siamo preoccupati ma anche preparati”. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute, Antonino Giarratano, presidente della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti).

A rischio tutte le attività non Covid

“Oggi stiamo assistendo ad un incremento dei ricoveri dei pazienti fragili positivi al Covid – ricorda -. Un dato che ci dice che con la doppia dose di vaccino anche chi, magari anziano e con comorbidità, non finisce subito in terapia intensiva, come sarebbe accaduto lo scorso anno, ma occupa comunque un posto letto. Questo pone dei problemi molto seri alle attività non-Covid che subiranno una paralisi se le cose peggiorano”. La variante Omicron “corre più veloce della politica, l’obbligo vaccinale deciso mesi fa ci avrebbe tutelato da questo periodo che sarà difficile e complicato soprattutto a gennaio, quando vedremo l’onda lunga dei contagi di Natale”, conclude.