Il Covid era un’influenza, su Facebook nasce gruppo denuncia

All’inizio il famigerato Covid 19 per qualcuno doveva essere soltanto una brutta influenza. In pochi se lo ricordano, ma c’è chi è pronto a rinfrescare la memoria agli Italiani. Perché è inutile girarci intorno, almeno all’inizio sulla reale portata di questa terribile epidemia sottovalutazione c’è stata. Da parte di tutti, tecnici e professori di grido. Popolari conduttori televisivi. Esponenti di primissimo piano della politica nazionale. Tutti o quasi ascrivibili al variegato mondo del politicamente corretto. In una parola a una certa area di sinistra radical chic che almeno per due settimane ci ha ripetuto che grossi rischi con il virus l’Italia non ne correva. Un tempo molto lungo, durante il quale si sarebbero già potute adottare misure di limitazione del contagio. Invece qualcuno andava ad abbracciare i ristoratori cinesi e diceva che gli unici virus sono stupidità e razzismo. È per non scordare quegli errori che è nato il gruppo Facebook di denuncia. Nei confronti dei politici e non solo che hanno minimizzato il Covid 19.

Nasce su Facebook un gruppo denuncia. Contro i politici che hanno minimizzato il coronavirus 

Nasce su Facebook un gruppo denuncia contro i politici e i protagonisti dello spettacolo e dell’informazione che per lungo tempo hanno minimizzato gli effetti del coronavirus. Trattandolo più o meno come una brutta influenza. E facendoci perdere tempo prezioso sul fronte della prevenzione. Il gruppo non mette alla gogna nessuno, ma pubblica una serie di foto e filmati tratti da trasmissioni e talk show di poco tempo fa. E scopriamo un bestiario incredibile di luoghi comuni e di politicamente corretto di cui ci si dovrebbe francamente vergognare. E ci cascano tutti, politici e professori di grido. Tra i video più gettonati vi consigliamo uno stralcio della trasmissione di Fabio Fazio, ospiti il professor Burioni e il ministro Speranza. Con il conduttore che ineffabile domanda al politico, ma perché in Cina per questo virus hanno chiuso tutto, perché non fanno come noi. Ecco, adesso  la risposta è fin troppo chiara. E il ischio contagio? Irrilevante per l’Italia. Vedetelo, vale la pena. E fa capire tante cose.

 

C’è chi aveva capito ma è stato isolato. E la Regione Lazio non si salva

C’è anche chi aveva capito, e ha cercato inascoltato di lanciare l’allarme. Così sulla stessa pagina Facebook troviamo un’intervista sul quotidiano Il Tempo di Fabrizio Cicchitto, dal titolo eloquente. I ritardi e le colpe di Conte. Dove si denuncia il fatto assurdo di non aver dichiarato fin dall’inizio Bergamo e Brescia zone rosse. E poi la famosa Gazzetta ufficiale di fine gennaio. Quella che decretava i sei mesi di emergenza sanitaria. E che nessuno conosceva. Infine stoccata alla Regione Lazio. Per la sanità pubblica abbandonata. E per gli aumenti di stipendio che avrebbero percepito i collaboratori del presidente Zingaretti in piena emergenza Covid 19. Altra denuncia ripresa e rilanciata sul sito. Anche qui pubblicando un articolo de Il Tempo. Insomma il materiale non manca al neonato gruppo di Facebook. Non per seminare odio o cercare capri espiatori. Ma per inchiodare la sinistra del politicamente corretto alle proprie responsabilità. Confondere l’emergenza del virus con un sentimento anti cinese o con una velata forma di razzismo è stato un errore imperdonabile. Di cui qualcuno, sempre  politicamente dovrà rispondere.

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