Il Covid ha ostacolato anche la prevenzione del tumore al seno. Ma ora si riparte

tumore al seno prevenzione (2)

La pandemia di Covid ha mandato in lockdown anche la prevenzione del tumore al seno. Si stima che nell’ultimo anno ci sia stato, in media, un calo degli screening anti-cancro del 35%, con un conseguente forte ritardo nelle diagnosi e nelle cure. Portare la prevenzione nelle strade e nelle piazze più svantaggiate è l’obiettivo di “Insieme siamo più forti”, iniziativa promossa dall’associazione Komen Italia e da Procter & Gamble. A sostegno della “Carovana della Prevenzione”, il programma itinerante ideato congiuntamente da Komen Italia e Fondazione Policlinico Gemelli Irccs per offrire gratuitamente prestazioni cliniche e diagnostiche e scoprire i tumori in fase precoce.

La prevenzione del tumore al seno è partita da Roma

Quattro unità mobili ad alta tecnologia, dotate di tutta la strumentazione necessaria per la diagnosi precoce dei tumori del seno, ginecologici e di altre patologie oncologiche femminili prevalenti, raggiungeranno le periferie e le aree di maggiore disagio nel centro sud Italia. Prima tappa Roma: oggi è stata la volta del quartiere Quartaccio, domani la carovana si sposterà al Corviale, dalle 9.30 alle 17.00. Dopo la Capitale, le altre tappe saranno Bari, Bitti, Carbonia, Napoli, Reggio Calabria, Gioia Tauro, Catania ed Enna, per consentire di effettuare visite cliniche ed esami diagnostici gratuiti come mammografie, ecografie mammarie, ecografie ginecologiche, Pap test.

La pandemia ha rallentato cure e screening

“La pandemia ha fatto notevolmente ritardare cure e screening oncologici e si prevede che nel 2021 – afferma Riccardo Masetti, Presidente di Komen Italia -. 3.000 donne scopriranno in ritardo di avere un tumore del seno. Ossia quando la malattia sarà in stato più avanzato e quindi più difficile da curare. Per contribuire a recuperare il tempo perduto abbiamo aumentato le attività della nostra Carovana della prevenzione. In modo da poter assicurare un accesso facile e di qualità agli esami di prevenzione alle donne che ne hanno più bisogno – sottolinea -. Per essere efficaci in questa difficile sfida è necessario unire le forze e siamo davvero grati a Procter & Gamble per il sostegno così determinante”.

Molte donne hanno interrotto le visite per il tumore al seno

“Il ritardo nelle visite mediche di prevenzione è tra gli effetti collaterali della pandemia più silenti ma più gravi. Oltre al lockdown, la drastica riduzione delle disponibilità economiche nelle famiglie, soprattutto in alcune fasce socio-demografiche, ha portato molte donne a interrompere i controlli periodici per la diagnosi precoce del tumore del seno – commenta Paolo Grue, Presidente e Ad di P&G Italia -. Fattore determinante per una migliore possibilità di cura. Per questo all’interno del nostro programma di cittadinanza d’impresa “P&G per l’Italia”, sosterremo Susan G. Komen Italia e in particolare la Carovana della prevenzione, per offrire esami diagnostici gratuiti portandoli nelle aree in Italia dove c’è più bisogno”.