Il Covid morde ancora: 15mila contagi ma con meno tamponi e 331 morti

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Il Covid continua  amordere, forse con minore intensità ma sempre in modo minaccioso. Sono 15.746 i nuovi casi di covid riscontrati oggi in Italia dopo aver analizzato solo 253.100 tamponi, con l’indice di positività al 6,2%. Nelle ultime 24 ore si registrano altri 331 morti, che portano il totale delle vittime a 114.254 da inizio pandemia. In terapia intensiva ci sono adesso 3.585 pazienti (-3 da ieri), con 175 nuovi ingressi giornalieri. Sono 3.122.555 i guariti in totale (+15.486) e 533.005 gli attualmente positivi (-80). Questi i dati del bollettino odierno sui contagi covid, forniti dal ministero della Salute, consultabili sul sito della Protezione civile.

Oltre 2.600 casi di Covid nel Lazio, 19 i morti

 Sono 1.675 i contagi da coronavirus nel Lazio oggi, 11 aprile, secondo i dati del bollettino della regione. Da ieri, registrati altri 19 morti. A Roma, segnalati 700 casi. “Oggi su oltre 15 mila tamponi nel Lazio (-2.424) e oltre 16 mila antigenici per un totale di oltre 32 mila test, si registrano 1.675 casi positivi (+212), 19 i decessi (-16) e +1.985 i guariti. Aumentano i casi e le terapie intensive, mentre diminuiscono i decessi e i ricoveri. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 10%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale è al 5%. I casi a Roma città sono a quota 700”, dice l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato. Nelle province si registrano 410 casi e sono 10 i decessi nelle ultime 24h.

Sileri: in molti dicono “no” all’AstraZeneca

“Forse la media nazionale” delle persone che diranno no al vaccino AstraZeneca “sarà attorno al 15-20%”. Lo dice il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. Dopo le news relative ai casi di trombosi successive alla somministrazione del vaccino, in Italia il farmaco è stato raccomandato per i soggetti di età superiore a 60 anni. Nelle regioni, molte persone dicono no al vaccino AstraZeneca. “La percentuale è variabile da regione a regione. In alcune regioni è molto alta, in Sicilia è tra il 50% e l’80% in alcune aree. Forse la media nazionale sarà attorno al 15-20% ma è comprensibile dopo l’ultima settimana e dopo ciò che ha vissuto AstraZeneca”, dice Sileri a Domenica In.

“Ho 49 anni, l’AstraZeneca me lo farei domani”…

“Il vaccino – evidenzia – non è vietato sotto i 60 anni, il rischio-beneficio di quel vaccino è per tutte le fasce di età. L’incidenza attualmente è attorno a 180 casi per 100.000 abitanti. Con questa circolazione, anche tra i giovani questo vaccino è eccellente per evitare che qualcuno vada in terapia intensiva. AstraZeneca può essere usato in qualsiasi fascia di età, il discorso costo-beneficio nemmeno si pone per i soggetti sopra i 60 anni, è a favore del vaccino. E’ chiaro che le persone si preoccupino, mi preoccuperei anche io se non fossi un medico e sentissi certe cose”, afferma ancora. “Io ho 49 anni, se dovessero chiamarmi domani per la vaccinazione e mi dicessero che è avanzata una dose di Astrazeneca me la farei domani. Non ci penserei un secondo in questo momento di altissima circolazione del virus”, afferma.