Il Covid non accenna a rallentare: oltre 15mila contagi, 348 morti, 38 nel Lazio

Il Covid non accenna minimamente a rallentare. Sono 15.479 i contagi da coronavirus in Italia oggi, 19 febbraio, secondo i dati del bollettino della Protezione Civile pubblicato dal ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 348 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 297.128 tamponi, l’indice di positività è al 5,2%. I pazienti in terapia intensiva sono 2.059 (+14). Sono invece 990 i nuovi contagi da coronavirus nel Lazio, secondo i dati dell’ultimo bollettino. Si registrano altri 38 morti.
Covid, aumenta l’indice Rt sopra 1 in 10 regioni
La situazione sembra peggiorare. Indice Rt sopra 1 in 10 regioni in Italia. E’ il quadro dell’epidemia covid delineato nella bozza del monitoraggio settimanale di Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero della Salute. “Dieci Regioni e Province autonome” in Italia “hanno un Rt puntuale maggiore di 1, di cui 9 anche nel limite inferiore” del range, “compatibile con uno scenario di tipo 2, in aumento rispetto alla settimana precedente. Le altre Regioni/Pa hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario di tipo 1”, si legge. Le 10 regioni con Rt superiore a 1 sono Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Molise, province autonome di Bolzano e Trento, Toscana e Umbria.

La situazione è sempre preoccupante
“Si osserva una stabilità nel numero di Regioni/Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica”. Si tratta di “5 Regioni/Pa”, secondo quanto riportato nella bozza del monitoraggio settimanale. “Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale continua a essere alto, ma sotto la soglia critica (24%) – si legge -. Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in lieve diminuzione da 2.143 (9 febbraio 2021) a 2.074 (16 febbraio); il numero di persone ricoverate in aree mediche è anche in lieve diminuzione, passando da 19.512 a 18.463” nello stesso periodo.
Misure restrittive per alcune zone
“Tale tendenza a livello nazionale sottende forti variazioni interregionali – si rileva – con alcune Regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica e il relativo impatto, uniti all’incidenza impongono comunque misure restrittive”. Le 5 Regioni/Pa sono Marche, Bolzano e Umbria, che presentano un sovraccarico sia nelle terapie intensive sia in area medica, e Abruzzo e Friuli Venezia Giulia dove il sovraccarico riguarda solo le intensive.