Il Covid non si ferma, e contagi e morti non diminuiscono. Altri 477 decessi

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Non accenna a calare la pandemia da Covid. Sono stati 13.574 i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore. Da ieri si contano 477 morti, dato che fa salire il totale delle vittime italiane della pandemia a 87.858. Nel complesso sono stati effettuati 268.750 tamponi, per un indice di positività che oggi si attesta al 5,05%. In terapia intensiva sono attualmente ricoverate 2.270 persone (-18 da ieri), 19.879 i guariti (in totale 1.973.388). Per quanto riguarda la distribuzione regionale dei nuovi casi, se ne contano 1.900 in Lombardia, 1.320 in Emilia Romagna e 1.175 in Campania.

Covid, nel Lazio aumentano i decessi

Oggi nel Lazio “su oltre 12mila tamponi (-770) e oltre 14 mila antigenici per un totale di oltre 27 mila test, si registrano 1.160 casi positivi (-103), 48 i decessi (+5) e +1.517 i guariti”. Lo sottolinea l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato. Indice Rt è in calo a 0,84 in Italia e calo dell’incidenza dei casi di coronavirus. “Nel periodo 6-19 gennaio 2021, l’Rt medio nazionale è stato pari a 0,84 (range tra 0.75 e 0.98), in diminuzione e con il limite superiore del range sotto l’uno”, sottolinea la bozza del report del monitoraggio della cabina di regia Iss-ministero della Salute con i dati relativi al periodo 18-24 gennaio.

Gli osservatori piuttosto ottimisti

“Questa settimana si continua a osservare un miglioramento del livello generale del rischio, con un aumento significativo di Regioni a rischio basso. Complessivamente, una sola Regione ha una classificazione di rischio alto (contro quattro la settimana precedente), dieci con rischio moderato (di cui una ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e dieci con rischio basso”, si legge in relazione al periodo 18-24 gennaio.

Diminuisce l’incidenza nella scorsa settimana

In calo l’incidenza dei casi di covid in Italia. “Si continua a osservare una diminuzione dell’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni (289,35 per 100.000 abitanti (11/01/2021-24/01/2021) contro 339,24 per 100.000 abitanti (04/01/2021-17/01/2021”. Tuttavia, “il calo osservato evidenzia una diminuzione reale dell’incidenza, dato che il periodo degli ultimi 14 giorni comprende più giorni dove sono stati inclusi anche casi diagnosticati con solo test rapido antigenico”. L’incidenza, indica il report, “è ancora lontana da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti”.

Mantenere le misure rigorosamente

“L’epidemia resta in una fase delicata e si teme un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane. Occorre mantenere rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale”, prosegue il documento. “L’attuale quadro a livello nazionale sottende infatti forti variazioni inter-regionali con alcune Regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all’elevata incidenza, impongono comunque incisive misure restrittive”.

Tuttavia i contagi Covid non calano

Sulla situazione coronavirus in Italia, “i contagi non calano perché non ci sono misure sufficienti per farli calare, nel senso che abbiamo raggiunto un equilibrio tra la capacità del virus di trasmettersi e quella nostra di bloccarlo e quindi rimaniamo su questi livelli. E’ come se si riempisse una vasca con un rubinetto e l’acqua uscisse dall’altra parte alla stessa velocità. Siamo in equilibrio”. Lo ha affermatoAndrea Crisanti, direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia a SkyTg24.