Il Covid non si ferma. Meno morti ma salgono positività e ricoveri

Covid, si registra un lieve rallentamento ma la pandemia morde sempre. Sono 19.611 i contagi da coronavirus in Italia oggi, 28 marzo, secondo i dati del bollettino della Protezione Civile. La tabella sul sito del ministero della Salute riporta altri 297 morti. In totale, dall’inizio dell’epidemia di covid-19, i decessi sono 107.933. Aumentano però le terapie intensive (+44) e ricoveri (+80). Sono stati 272mila i tamponi processati, in sensibile diminuzione dunque, e la positività al 7,2%, al contrario in aumento.
Lazio, 900 casi di Covid a Roma
Sono 1.836 i contagi da coronavirus nel Lazio. In base alla tabella, registrati altri 14 morti. A Roma, segnalati 900 casi. “Oggi su quasi 15 mila tamponi nel Lazio (-159) e oltre 15 mila antigenici per un totale di oltre 30mila test, si registrano 1.836 casi positivi (+11), 14 i decessi (-1) e +677 i guariti. Diminuiscono i decessi, mentre aumentano i casi, i ricoveri e le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 6%. I casi a Roma città sono a quota 900. Verso la soglia di 1 milione di dosi somministrate”, dice l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato. Nelle province si registrano 438 casi e sono 6 i decessi nelle ultime 24 ore. A Latina, 161 contagi e 2 morti. A Frosinone 147 nuovi casi e 2 decessi. A Viterbo si segnalano 68 nuovi positivi. A Rieti, 62 contagi e 2 morti.

I medici: senza vaccini anti-Covid niente corsia
“Da tempo diciamo che senza la vaccinazione anti-Covid non si può lavorare in corsia. I medici hanno un codice deontologico che su questo tema va rispettato e inoltre c’è la legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che prevede che il professionista può essere obbligato a vaccinarsi. Ma ieri il premier Draghi ha indicato la necessità di un intervento legislativo e noi siamo d’accordo. Sappiamo che la situazione è delicata ma, ribadisco, sono poche decine i medici che hanno rifiutato il vaccino. Apprezziamo però l’impegno del Governo”. Lo afferma all’Adnkronos Salute Filippo Anelli presidente della Fnomceo, Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri.
Medici favorevoli all’obbligo del vaccino
“Abbiamo già incontrato il ministro della Giustizia Marta Cartabia – ricorda Anelli – e spero che nel percorso che porterà alla nuova norma ci possa essere la possibilità di un nuovo confronto su questo tema”. Tra le ipotesi che potrebbero rientrare nella futura legge per l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari, che pur essendo a contatto con i malati decidono di non immunizzarsi, potrebbero rientrare la sospensione fino al licenziamento. “Per i medici, la vaccinazione – ribadisce Anelli – è anche un dovere deontologico, in quanto hanno il dovere etico di tutelare se stessi e gli altri. Credo sia necessario analizzare il fenomeno e capire davvero di che numeri parliamo. Spero – aggiunge – che il ministero della Salute con l’Agenas faccia partire un monitoraggio degli operatori sanitari che non vogliono vaccinarsi”.