Il delirio della Raggi: “Roma è una Ferrari e solo io la so guidare”. Ma finora è andata in monopattino…

In questi ultimi giorni di campagna elettorale il sindaco di Roma Virginia Raggi si è data a una frenetica attività di propaganda. Dopo gli anni passati a sonnecchiare in Campidoglio. Irride gli avversari, millanta riforme mai fatte, Roma è nel degrado come mai è stata prima, rifiuti e animali selvatici invadono la città. Se la prende con tutti: Michetti, Zingaretti, Calenda, CasaPound, dice addirittura che lei è l’unico “argine” alla destra. L’ultima esternazione è particolarmente risibile. “Roma l’ho ricostruita e la so guidare: oggi è davvero una Ferrari che è pronta a correre, e sicuramente con gli appuntamenti che abbiamo da qui ai prossimi 10 anni deve correre”. Lo ribadisce la Raggi ai microfoni di Rtl 102.5.
La Raggi snocciola il programma: ma è solo propaganda
Elencando i punti principali del suo programma, dice che “oggi la priorità è senza dubbio quella del lavoro, che, grazie ad investimenti e grandi eventi che abbiamo davanti, può arrivare”. Sul Pnrr, il sindaco ricorda che Roma Capitale ha presentato progetti per 25 miliardi di euro. “cCè poi il Giubileo 2025” su cui puntare e “sto cercando di portare a Roma Expo 2030”. Nel frattempo, “in questi anni mi sono impegnata molto sul lavoro”, aggiunge Raggi citando anche le misure adottate nel post Covid per far ripartire i lavoratori. “Abbiamo puntato moltissimo – aggiunge – su digitalizzazione e sull’agrifood con un piano importante con le associazioni di settore”. Parole vuote e vuota propaganda, imparata dai suoi amici della sinistra.

I cinghiali? E’ colpa della Regione…
E poi ritorna sulla questione dei conghiali, ovviamente dando la responsabilità a qualcun altro. “Abbiamo oggettivamente una Regione che non ha lavorato” sulla questione cinghiali. “Siccome Roma è immersa e circondata da grandissimi parchi naturali e aree agricole, evidentemente se non si controlla la popolazione animale, che si continua a moltiplicare, sono sempre più frequenti le invasioni nelle aree urbanizzate. C’è una denuncia che ho presentato alla Regione Lazio”. Il sindaco la ha detto dopo la denuncia di Massimo Lopez inseguito dai cinghiali sotto casa, ricordando che “i piani di contenimento dei cinghiali devono essere fatti dalle regioni”. E poi si difende anche sui rifiuti. “Sulla questione rifiuti ciascuno deve fare la sua parte. In Lombardia ci sono circa 30 impianti tra inceneritori e discariche per smaltire la spazzatura.
I rifiuti? E’ colpa di qualcun altro, per la Raggi
Nella Regione Lazio ce ne sono due, di cui uno sta per chiudere e un terzo l’ho aperto io con un provvedimento autoritativo sostituendomi al presidente della Regione Lazio che non lo apriva. Se non c’è un flusso costante ovviamente la raccolta si blocca, è un fenomeno molto frequente, non solo a Roma. In questi anni – aggiunge – ho risanato Ama che aveva 13 anni di bilanci falsi e ho approvato un piano industriale per costruire impianti, riportare nuovi cassonetti, assumere spazzini. Molte di queste cose sono già in corso ma ciascuno deve fare la sua parte”. Insomma, ha fatto tutto lei. E come mai arriverà quarta alle elezioni?