Il derby di Roma fa show: lo spettacolo sulle curve. I tifosi vincono la Stracittadina

Emozioni e sfottò. In pieno clima derby. Lazio-Roma deve ancora iniziare e, come sempre, prima del fischio d’inizio a farla da padrone sono i tifosi sugli spalti. Sfottò, cori (anche perché all’inizio la coreografia della Roma sembra non riuscire alla perfezione) e lacrime, quando c’è il ricordo di Gabriele Sandri con la sua canzone, “Meravigliosa creatura“, cantata live. In Curva Nord compare lo striscione: “Gabriele vive nel cuore di ogni laziale” e tutto lo stadio applaude. La Curva Sud canta anche: “Gabriele con noi“. Poi è il momento delle coreografie.

Le coreografie

Inizia la Curva Nord che occupa anche la tribuna Tevere e uno spicchio di Monte Mario. C’è un’enome aquila e la scritta: “Concordia parvae res crescunt“. Una citazione presa dal “De Bellum lugurthium” di Sallustio, che richiama al forte spirito di concordia e all’unità necessaria per arrivare a un obiettivo. “Con la concordia le piccole cose crescono” è la traduzione. La Curva Sud, dopo qualche difficoltà iniziale, risponde con “Discendenti di Marte. Padroni della storia“. Sopra un enorme telone che raffigura Marte (Dio della guerra) con sotto i sette colli della città di Roma. Intorno tanti cartoncini gialli e rossi a formare dei fulmini. Il derby può iniziare.

La partita

La Stracittadina è giocata senza tatticismi: una battaglia in campo. Zero a zero il primo tempo, con guizzi da entrambe le parte e un gol annullato ai giallorossi per fuorigioco. Un palo di Louis Alberto fa vedere le streghe ai giallorossi. Poi il secondo tempo. Una partita senza troppe emozioni, che alla fine ha portato al pari con reti inviolate. Anche stavolta a vincere sono stati i tifosi.