Il Galateo esiste anche a tavola: un libro dai concetti tradizionali rimodernati

galateo della tavola (2)
Contenuti dell'articolo

Il Galateo esiste anche a tavola. L’espressione inglese “to take care” rappresenta perfettamente la sostanza del nuovo libro del Cucchiaio d’Argento dedicato al “Galateo della tavola”. Un omaggio all’arte del ricevere i propri ospiti con gusto, delicatezza e fantasia e all’eleganza dei modi. Che in ogni occasione, dalla più semplice alla più formale, può contaminare l’atmosfera, gli oggetti e, ovviamente, le ricette. Un inno all’educazione, alla bellezza e alla bontà della tavola che strizza l’occhio agli stili e agli usi più contemporanei, in tipico stile Cucchiaio. Uno scrigno di consigli reso ancora più ricco dalla speciale collaborazione dell’esperta di stile, Federica Visconti (Taste of Style) che per l’occasione ha affiancato Tatjana Pauli, direttore editoriale dei libri di Cucchiaio d’Argento, nella stesura del volume.

Il Galateo della tavola è a cura del Cucchiaio d’Argento

Dell’arte del ricevere Il Cucchiaio d’Argento (Editoriale Domus) se ne era già occupato negli anni Cinquanta con la pubblicazione “Grazie sì, Grazie no”. Oggi, quasi settant’anni dopo, torna a parlarne delineandone però la nuova grammatica. Una tavola a regola d’arte moderna, un po’ meno rigida, non esclusivamente formale, a volte più essenziale e sicuramente creativa. Il nuovo libro si suddivide in due macro-capitoli: il “Nuovo galateo della tavola” e “Mise en place e menù”. Il primo raccoglie tutto quello che c’è da sapere per non sbagliare quando si riceve qualcuno a casa. Come invitare, che menù realizzare, come apparecchiare (la scelta del tavolo, la disposizione dei commensali e delle vettovaglie). Poi, come servire, fino a come “sbarazzare” quando tutto finisce.

Un vademecum per scacciare i dubbi più comuni, dalla a alla z.

Un vademecum pratico e affidabile pensato per scacciare i dubbi più comuni, offrire una soluzione ai casi più critici. E anche trasferire anche ai più giovani alcune regole essenziali, pure sulla conversazione, a esempio. Con un duplice, fondamentale, fil rouge: la naturalezza e la gentilezza dei gesti. L’obiettivo di Cucchiaio d’Argento Galateo della Tavola è infatti quello di offrire le nozioni indispensabili. Una sorta di abc del galateo, insomma. Dando poi spazio alla fantasia e alla personalizzazione con cui ricreare l’atmosfera giusta e coerente alla location, all’occasione e ovviamente agli ospiti. A tale proposito, la seconda parte del libro raccoglie un panel di 10 mise en place declinate sulla base dell’alternarsi delle stagioni e delle possibili diverse location di casa.

Dalla “mise en place” ai menu

A dimostrazione di come sia possibile inventare e adattare soluzioni decorative capaci di sorprendere e coccolare l’ospite. Dalla tavola di Pasqua a quella imbandita in terrazza, dalla festa dei bambini al barbecue in giardino tipico dei mesi estivi fino al tè autunnale, perfetto per i pomeriggi di questa stagione. E, immancabilmente, le meravigliose tavole delle feste invernali. A completare il volume, accompagnando il lettore in tutta l’esperienza del ricevere a casa, sono 20 menu. Tutti inediti, originali, completi e di sicura realizzazione che in tipico stile Cucchiaio saranno un’ulteriore arma di conquista per tutti i padroni di casa. Ma non solo. Perché se l’occhio e la bocca vogliono la loro parte non è da meno l’orecchio.

Il Galateo mette l’ospite al centro

E così, Il Cucchiaio d’Argento Galateo della Tavola pensa anche al sottofondo musicale proponendo una serie di quattro playlist musicali, pensate per ciascuna stagione. Tradizione ma anche tanta fantasia per questo nuovo libro firmato Cucchiaio d’Argento che restituisce valore al bello. Lo spiega la direttrice editoriale Tatjana Pauli. “Una bella tavola, apparecchiata con gusto, è un segno di riguardo per i propri ospiti. Ma avere cura ogni giorno dei piccoli particolari può aggiungere un tocco di bellezza alla nostra vita abbracciando un nuovo modo di pensare e vivere la propria casa. Quello che è sicuramente cambiato rispetto al passato è aver messo l’ospite al centro. La nostra casa, dopo il periodo pandemico, ha assunto un significato centrale e la tavola è un po’ la piazza, dove prendere grandi decisioni e trascorrere i momenti più belli”.